Rifiuti: i sindaci contro de Magistris "gestione inefficiente"

il fronte dei primi cittadini della provincia attacca la Città Metropolitana e la Sapna

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Napoli.  

Il fronte dei sindaci in rivolta contro la gestione dei rifiuti della Città Metropolitana e la Sepna si allarga e con un documento comune alti 10 primi cittadini dei comuni di  Portici, Ercolano, San Sebastiano al Vesuvio, Cercola, Volla, Sant’Anastasia, Pollena Trocchia e Torre del Greco.

A centro della protesta c’è la fila di camion davanti agli impianti che fa lievitare i costi e che crea disservizi nella raccolta in tutti i comuni il che produce nuovi costi per i cittadini in bolletta. “I sindaci - si legge nel documento congiunto - segnalano ancora una volta il rischio che la raccolta differenziata delle proprie città venga vanificata dalla pessima gestione degli impianti di smaltimento a cura della Città Metropolitana e della Società Provinciale Sapna”. 

I sindaci poi attaccano proprio le modalità di gestione di Luigi de Magistris, sindaco di  napoli e a capo dell’ente metropolitana, “vi è una politica che mette in coda alle necessità della città di Napoli qualsiasi altro territorio rallentando, se non bloccando, la raccolta anche nelle città dove non vi è alcuna crisi. Questa gestione, del tutto inefficiente e faziosa della Sapna e della Città Metropolitana mortifica i nostri territori penalizzando i cittadini virtuosi e creando evidenti disparità di trattamento a favore degli amministratori inadempienti sugli obiettivi di legge in materia di raccolta differenziata”.

SI apre dunque un nuovo terreno di scontro con i comuni che fanno capo all’Ente d’ambito Napoli 3 che non accettano più il comportamento di de Magistris che in sostanza, secondo i sindaci che hanno aderito al documento, utilizza la città metropolitana e la Sapna per risolvere il problema di Napoli, dove la raccolta differenziata è ancora a percentuali bassissime, creando disservizi e maggiorando i costi dei comuni dove invece la differenziata è ai massimi regionali. 

Il sindaco di Portici, Enzo Cuomo, in prima linea per questa battaglia, spiega che nel suo comune “siamo riusciti a superare la soglia del 60% di differenziata, arrivando al 62 nel 2019 e anziché premiare questi cittadini, per colpa della Sapna e della Città Metropolitana, saremmo costretti ad aumentare la Tari perché sono cresciuti i costi di smaltimento negli stir.”