Napoli: manca il numero legale salta il Consiglio Comunale

Se non si approva il bilancio di previsione l’esperienza di de Magistris si chiude anticipatamente

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Napoli.  

Il Consiglio comunale di Napoli convocato stamattina in videoconferenza per discutere e approvare il bilancio di previsione è saltato per la mancanza del numero legale. 

Il consesso si era aperto con 21 presenti e dopo la lettura da parte del Presidente, Alessandro Fucito, della lettera di Mara Carfagna, con la quale annunciava le sue dimissioni da consigliera comunale, è continuano con la “richiesta di rinvio dei lavori da svolgersi necessariamente in presenza”, proposta dal capogruppo di Italia Viva Carmine Sgambati.

La richiesta non ha ottenuto la maggioranza 18 a favore, 17 contro e un astenuto. Lo stesso Sgambati ha poi chiesto la verifica del numero dei presenti ed è risultato che vi erano solo 18 consiglieri connessi, la seduta è stata dunque sciolta.

Senza l’approvazione del bilancio di previsione è previsto per legge lo scioglimento anticipato del Consiglio e significherebbe la fine anticipata dell’esperienza di de Magistris come sindaco della città. 

Il consiglio è stato riconvocato per domani. 

I 12 consiglieri comunali di opposizione hanno firmato una nota congiunta nella quale si chiarisce che “l’unica via di uscita per restituire alla città un cambiamento, tanto atteso da gran parte dei cittadini, è l'arrivo del commissario prefettizio che ci accompagnerà alle prossime elezioni garantendo, nel frattempo, il mantenimento dei servizi amministrativi essenziali. Lo sosteniamo ad alta voce, ormai da tempo: basta con il sindaco dei talk show, che ha dimenticato la propria città. Basta con il sindaco che favorisce pericolosi assembramenti sul lungomare e nei luoghi della movida: ciò solo per svolgere il suo personalistico ruolo di opposizione al governo regionale e nazionale. Lo affermiamo nel rispetto delle regole democratiche e delle differenze pur presenti tra le opposizioni: liberiamo la città dal blocco amministrativo e dall'isolamento istituzionale. Napoli - proseguono i consiglieri di opposizione - è una città che deve dialogare con tutte le forze istituzionali e tornare a essere guida per il Mezzogiorno, l'Italia e l'Europa. Invece, come se nulla stesse accadendo de Magistris è già sceso in campo pensando a candidare la Clemente a sindaco alle prossime elezioni comunali. Basta: è giunta l'ora di cambiare, i nostri concittadini meritano un atteggiamento diverso da parte di chi li amministra, da parte di chi si erge a finto paladino della salvaguardia dell'immagine di Napoli ma poi come amministratore la infanga con comportamenti poco consoni a chi rappresenta le istituzioni”.