De Magistris: la situazione è drammatica e sottostimata

Domani il consiglio si riunirà al Maschio Angioino per votare il Bilancio di previsione

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Napoli.  

Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ad un giorno dal consiglio comunale che è stato convocato in presenza per il voto deciso sul Bilancio di previsione 2020/2022, che potrebbe sancire la fine dell’esperienza amministrativa arancione, si concentra sull’emergenza sanitaria.

"La situazione è drammatica ed è molto sottostimata con i dati formali. C’è qualcosa che non va, i conti non tornano. Quindi decidessero rapidamente perché di mezzo c’è la salute dei cittadini. Sconcerta - ha proseguito il sindaco - che ieri nel corso del Comitato provinciale per l'Ordine e la sicurezza pubblica i vertici della Asl dicevano che i tempi medi di arrivo di un'ambulanza è intorno ai 20 minuti, quindi sicuramente superiore alla media in tempi ordinari ma tutto sommato un tempo non drammatico, e poi relazioni delle forze di polizia riferiscono che l'ambulanza per un incidente stradale non arriva prima di 40-60 minuti. Ci arrivano le testimonianze da laboratori che fanno i tamponi che ci dicono che i dati da loro elaborati non risultano nei dati ufficiali e ancora si parla di 600 terapie intensive di cui 186 occupate, ma poi i medici ci scrivono che non riescono a trovare terapie intensive per i pazienti".

Il primo cittadino partenopeo ha voluto anche dire la sua sul ruolo riservato ai sindaci nella gestione dell’emergenza. “Il dibattito sul fatto se i sindaci debbano chiudere o non chiudere alcune strade è surreale - ha detto de Magistris - Le forze di polizia ci hanno indicato una quarantina di strade, io ne ho aggiunte altre 40, cioè arriviamo a 80. Immaginiamo la gente, che comunque in zona gialla ha il diritto di uscire con la mascherina, che fa il gioco dell'oca o il nascondino. Davvero dopo 8 mesi mi sarei aspettato ben altra organizzazione sanitaria sul piano regionale e ben altre misure sul piano sociale ed economico. Si pensa che noi sindaci dobbiamo essere il parafulmine di chi non ha il coraggio di prendere decisioni difficili. Le regioni e il Paese possono essere chiusi solo dal Governo, le Regioni possono chiudere le regioni o le città, i sindaci possono chiudere esclusivamente una piazza, una strada o qualche via. Ma io non voglio creare l'effetto imbuto: a Salerno, dove hanno chiuso il lungomare, la gente dal lungomare è andata sul corso dove c'era la gente del corso. Se io chiudo una strada, la gente andrà in un'altra strada". 

Intanto Alessando Fucito, presidente del Consiglio Comunale di Napoli, su richiesta dello stesso de Magistris ha convocato in presenza e non più in videoconferenza il consiglio comunale per giovedì 12. Fucito ha anche provveduto a disdire le due sedute, una era in programma questa mattina l'altra giovedì 12, previste in modalità telematica. 

L'eventuale seconda convocazione è prevista per lunedì 16 novembre. La seduta al Maschio Angioino, con inizio alle 10, sarà preceduta dal consueto question time e non sarà aperta al pubblico.

Domani dunque Luigi de Magistris si gioca tutto in una seduta che avrà gli aspetti drammatici di un’aula che in un momento drammatico per la città si concentra per rompere o ricreare equilibri politici che nulla hanno a che fare con la salute dei napoletani.