Alle urne il 25 settembre, i sindaci della Penisola alla ricerca di un'intesa

Politica in fermento in Penisola Sorrentina, le ipotesi in campo per rappresentare il territorio

alle urne il 25 settembre i sindaci della penisola alla ricerca di un intesa

Sostenere un unico candidato per agevolarne l'elezione in Parlamento è condivisa e si punterebbe su Piergiorgio Sagristani sindaco di Sant'Agnello simpatizzante di Fratelli d'Italia. Il PD potrebbe puntare su Leone Gargiulo ex sindaco di Massa.

Sorrento.  

All'indomani dello scioglimento delle Camere e dell'indizione delle elezioni politiche che si svolgeranno il 25 settembre la politica peninsulare è entrata in fibrillazione. Si tratta di capire se sarà possibile puntare su una candidatura rappresentativa dell'intero territorio, che possa essere sostenuta a prescindere dall'area politica di riferimento e che, tenendo conto del sistema elettorale vigente, possa risultare competitiva e anche vincente.

A ben vedere si tratta di una molteplicità di condizioni che, soprattutto alla luce della nuova fisionomia del collegi elettorali scaturiti dalla riforma che ha ridotto il numero dei parlamentari, richiedono una rapida convergenza di intenti e di interessi rispetto a quelli delle forze politiche in campo.
In effetti la chance di ottenere una candidatura eleggibile nel collegio uninominale o nella quota proporzionale in una collocazione di eleggibilità, si scontra con le esigenze delle diverse forze politiche di ottenere consensi al proprio simbolo. Far convergere su un'unica forza politica i voti significa "violentare" l'elettorato rispetto ai propri orientamenti in nome di un'unità che inevitabilmente porterà acqua al mulino di un solo partito o di una sola alleanza.

Fino a poco tempo fa, quando di elezioni politiche non se ne parlava, i sindaci della Penisola Sorrentina manifestavano la disponibilità a sostenere la candidatura unitaria al Parlamento di Piergiorgio Sagristani, sindaco di Sant'Agnello a scadenza di doppio mandato e molto vicino alle posizioni di Fratelli d'Italia.

Un'area di centro-destra su cui potrebbero convergere quasi tutti i primi cittadini in carica, ad eccezione forse di Giuseppe Tito che rappresenta in consiglio metropolitano il PD e avrebbe oggettive difficoltà a schierarsi a sostegno dell'area avversaria quantunque sia stato uno dei principali sostenitori della candidatura di Sagristani quando le elezioni non erano neanche all'orizzonte.

Certamente il PD, che si gioca una grande partita in queste elezioni, non può abdicare la rappresentanza in favore dei  desiderata di un territorio che ambisce a garantirsi una presenza nel nuovo Parlamento ricostruendo così una filiera istituzionale di cui si avverte un diffuso bisogno. Appare perciò difficile, non solo per il PD, ma per qualunque forza politica rinunciare a priori a intercettare consensi, a meno che non si materializzi un "patto di desistenza" per favorire l'elezione di un candidato peninsulare.

Nel PD si potrebbe puntare sulla principale figura d'area che si è già misurata elettoralmente alle regionali, l'ex sindaco di Massa Lubrense Leone Gargiulo, che nella lista "De Luca Presidente" ha ottenuto seimila voti di preferenza.
A questo punto la partita elettorale è ufficialmente aperta e l'intento di dar vita all'Unione dei Comuni della Penisola Sorrentina può rappresentare la base di partenza per animare un confronto tra i primi cittadini e le loro squadre per giungere a un accordo non essendoci sicuramente tanta voglia di dividersi e di misurarsi l'un contro l'altro armato.

Il cantiere politico-elettorale è aperto e per la Penisola Sorrentina si apre una stagione molto delicata e dalla quale possono dipendere le sorti del comprensorio sotto tutti i punti di vista.