Camorra, Maresca: "A Ponticelli la fiera dell'ovvietà"

Il magistrato e consigliere di opposizione attacca: "Con Il Pd la legalità del giorno dopo"

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Napoli.  

«Ieri a Ponticelli alla Casa del Popolo è andata in scena la fiera dell’ovvietà e del monopolio della legalità del giorno dopo». È il commento di Catello Maresca, consigliere comunale di opposizione, dopo la visita nel quartiere del sindaco Gaetano Manfredi che ha partecipato dell'incontro organizzato dal PD. «Abbiamo appreso con gioia e soddisfazione che Ponticelli è stata liberata dalla criminalità organizzata grazie al PD cittadino e al suo segretario, notorio esperto di camorra, con l’aiuto del sindaco di Napoli - dichiara Maresca - Da oggi i cittadini che vivono al Conocal, al Rione De Gasperi, ai Bipiani, ma anche quelli che la notte assistono alle scorribande senza nessun accenno di controllo al corso Ferrovia o al viale Margherita possono dormire tranquilli. Il signor Sarracino, per un giorno di nome e di fatto, pronto alla candidatura, vigilerà personalmente sulla vostra integrità fisica e mentale. Non c’è niente da fare, questa sinistra non la smetterà mai di prendere in giro la povera gente. Invece di fare pubblici proclami, che vengono smentiti lo stesso giorno dalla gravità dei fatti, pensassero davvero ai problemi delle persone, li risolvessero prima e poi andassero, se proprio gli serve, a prendersi i meriti. Peraltro solo per aver fatto metà del loro dovere. Una vergogna assoluta», conclude Maresca.

Gli fa eco Stefano Marzatico, capogruppo del Gruppo Maresca alla VI Municipalità: «Ho accolto l'invito del PD a partecipare al dibattito presso la Casa del Popolo per profondo senso delle istituzioni, ma ho assistito all'ennesima liturgia. Salvo qualche rara eccezione si è caduti nella solita retorica monocolore senza risposte adeguate. Si fa purtroppo campagna elettorale anche in questa circostanza di emergenza. Mentre andava chiesto a sindaco e assessore perché in 8 mesi sul territorio mancano ancora agenti di polizia municipale. Mi sarei aspettato la presenza del prefetto, ma era chiaro che il dibattito dovesse vertere su un'unica direzione, la “beatificazione” del sindaco e dei suoi accoliti», conclude Marzatico.