Allarme criminalità a Napoli: Maresca chiama Piantedosi

Il capogruppo dell'opposizione: "per questa amministrazione la sicurezza non è una priorità"

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Napoli.  

"Premesso che trovo assurdo che il sindaco non sia in aula durante la discussione degli articoli 37. Evidentemente dobbiamo passare ad una opposizione più dura". Lo dice Catello Maresca, consigliere comunale di opposizione, intervenuto nel corso della seduta odierna del Consiglio alla Sala dei Baroni. "Assurdo che non si prenda coscienza della situazione inquietante della criminalità nella nostra città - ha aggiunto - con gli episodi avvenuti a Ponticelli, Rione Traiano e Miano. Un anno fa ebbi modo di fare proposte di collaborazione, mettendo a disposizione la nostra professionalità, frutto di decenni di impegno e di sacrifici. Ma non siamo stati chiamati una sola volta, ne prendiamo atto. Anche perché la democrazia per noi è un'altra cosa".

A giorni la visita del ministro dell'Interno Piantedosi 

"Atteso poi il fallimento totale dell'ex ministro Lamorgese - ha continuato - non si capisce cosa l'Amministrazione abbia intenzione di fare per la sicurezza, a partire dall'utilizzo del Taser che pure avevamo proposto ed era stato approvato dal Consiglio comunale. Evidentemente per questa Amministrazione il controllo del territorio non è una priorità. Intanto abbiamo sollecitato ed aspettiamo la visita del neo ministro degli Interni Piantedosi, che a giorni dovrebbe arrivare per presiedere il comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza".

Maresca è poi intervenuto sulla vicenda dell'istituto Don Guanella: " Ma il vostro fallimento, che considero personalmente intollerabile, è sul fronte del Patto educativo. Il Don Guanella è una realtà che insiste nella periferia nord di Napoli, al confine tra Scampìa e Miano. Un territorio da sempre nel mirino della criminalità organizzata, dove l’istituto accoglie ogni giorno 140 minori difficili e non riceve le rette per il semi convitto da 18 mesi e tra poco chiuderà. Un istituto che è stato costretto a fare un decreto ingiuntivo al Comune. Non posso tollerare che ragazzi di territori difficili come questo vengano abbandonati dalle istituzioni. È una vergogna e qualcuno di voi dovrebbe iniziare a vergognarsi” ha concluso. (Photo Velia Cammarano).