Sarri e DeLa: non siete i protagonisti dei video di Liberato

E' diventata ormai una soap il rapporto tra i due, tra un "Me staje appennen" e un "te vogl bene"

Napoli.  

“Me' staje appennenn amò” dice uno “Me mis intostreet” dice l'altro, poi il “Te vogl bene assaje” della settimana scorsa e di nuovo il “Tu te'scurdat e me” di ieri.
Sarri e De Laurentiis ormai sembrano i protagonisti dei geniali videoclip delle canzoni di Liberato, che si lasciano, si pigliano, amoreggiano tra loro e con altri sugli sfondi stupendi del golfo di Napoli e di Marechiaro.
Magari sarà proprio una prosecuzione della geniale trovata di Francesco Lettieri, regista delle clip del rapper senza volto, che non aveva mai nascosto l'intenzione di occuparsi anche del Napoli.


E infatti De Laurentiis potrebbe ricordare un po' il ragazzino della Napoli popolare che rincorre la bella (che sarebbe Sarri) combattuta tra lui, ruspante, un po' cuozzo, e in scooter, e il chiattillo posillipino col macchinone (da identificare con l'oligarca russo padrone del Chelsea o del Leningrado, volgarmente detto Zenit San Pietroburgo).
Tuttavia i tifosi del Napoli saranno pure sognanti e idealisti, ma non sono una ciurma di ragazzine urlanti che aspetta il prossimo videoclip del rapper senza volto.


Non sono i protagonisti dei video di Liberato, De La e Sarri, e le ennesime beghe per l'ennesima volta esternate in diretta tv e non a una scrivania come sarebbe più consono iniziano a infastidire e non poco anche i più romantici dei tifosi.
“E' scaduto il tempo” commenta De La, che poi comprende di essersi spinto forse troppo in avanti aggiunge “Non è detto che ci sarà un nuovo tecnico”. “Spero nei supplementari” risponde Sarri, che però prosegue esternando il suo tormento interiore “Le cose belle possono finire, ma non è detto che finiscano” ecc ecc ecc. Una soap in piena regola quindi, che con gli scenari napoletani alle spalle ha dimostrato di poter funzionare, da Un posto al Sole a Liberato.


Sarri pone il problema delle clausole: se si presenta qualcuno soldi, tanti soldi alla mano, per Koulibaly, Jorginho, Mertens o altri non c'è rassicurazione che tenga. E questo in un periodo in cui uno sceicco riesce a comprarsi Neymar a oltre 200 milioni praticamente inserendolo nel bilancio di uno Stato, è pure abbastanza normale. “Non arriverebbero poi a sostituirli giocatori del Barcellona”...altrettanto vero quel che aggiunge Sarri, ma qui entra in gioco lui, chiedendo garanzie diversamente dagli ultimi anni, di sostituire i partenti degnamente e non con gli ennesimi giovani da valorizzare e poi rivendere.


Da queste colonne il consiglio a Sarri è già arrivato: vada, restando nel cuore dei tifosi e della città, evitando equivoci, fraintendimenti e “appendimenti” che non farebbero bene al rapporto idilliaco tra lui e Napoli. Ma faccia in fretta in ogni caso a palesare le sue intenzioni: se si sente “intostreet” e lo scooter di De La (ancora quello utilizzato per scappare dall'assemblea di Lega?) non gli offre troppe garanzie, salga sul macchinone e spenga pure il telefono, sia mai che gli arrivi qualche foto di casse di acqua minerale o stacchi di Koulibaly cui deve rispondere con un cuoricino azzurro.

di Cristiano Vella