Ancelotti e il suo sopracciglio: primi effetti su casa Napoli

Via ai lavori al centro sportivo: quelli chiesti invano da Benitez e Sarri

Napoli.  

Le foto spalla a spalla pistola alla mano in stile 007, un icona a sfondo azzurro con il sopracciglio, la più nota spia dell'umore di Ancelotti in base al posizionamento, ad annunciare l'ufficialità dell'accordo tra il Napoli e il mister. E pazienza, Inler si prestò a camminare con una maschera di Leone in testa, nel caldo di luglio, va bene pure che il compito Carletto si metta a fare James Bond nelle foto.


Inizia ufficialmente l'era ancelottiana e si apre con una di quelle notizie che per molti passano in sordina e lasciano allibiti molti altri. Ci sarà un succosissimo investimento su Castelvolturno, centro sportivo dove si allena il Napoli, 1,3 milioni di euro per ampliare i tre campi da gioco e migliorare le strutture rendendole più all'avanguardia e al passo coi tempi: praticamente quel che aveva chiesto Benitez per due anni, senza mai essere accontentato, quello che aveva chiesto Sarri per tre anni, senza essere mai accontentato.


Ben venga dunque, se il sopracciglio di Ancelotti basta da solo a produrre effetti insperati e un miglioramento prima insperabile di una delle principali pecche degli oltre dieci anni de laurentisiani: le strutture.
E anche il mercato sembra decisamente uno step superiore rispetto agli ultimi anni trascorsi tra giovani promesse e nomi non certo altisonanti: passare da Valdifiori, Rog e Politano a Vidal, Benzema e Fabregas è un cambio di passo importantissimo, non riuscito prima a Benitez nel suo secondo anno a Napoli, poi a Sarri in tre anni.

Anche in questo caso, un grazie al sopracciglio di Ancelotti che da solo attrae top player e movimenta un mercato importantissimo. Ci si augura che non si resti solo al campo delle voci, anche se effettivamente sarebbe difficile che Ancelotti e il suo sopracciglio accettino di firmare un contratto senza garanzie reali di potersela almeno giocare non già con Real e Barcellona a livello europeo per vincere, perché il Napoli non è pronto, ma di sicuro in Italia. Anche perché poi sarebbe una stagione col sopracciglio di Ancelotti perennemente alzato a indicare disapprovazione, com'è noto, e al relax del sopracciglio ancelottiano da queste parti ci teniamo.

Cristiano Vella