De La: Sarri ti ha ricoperto d'oro, annulla la clausola

Valori anche decuplicati grazie al mister: a chi giova il cavillare? Lo si lasci libero

Napoli.  

Da un lato ci si siede a trattare Jorginho sulla base di 65 milioni di euro circa, dall'altra non ci si siede a trattare con Sarri per quegli otto milioni di euro di clausola messi nero su bianco in un eccesso di previdenza e sottoscritti in un eccesso di dabbenaggine, probabilmente.
Una situazione brutta, troppo, per non trovare uno sbocco che accontenti entrambe le parti. E probabilmente solo per gratitudine di una parte nei confronti dell'altra quella gratitudine non dovrebbe essere mai neppure chiamata in causa poiché scontata.


Di qui il richiamo a Jorginho in apertura di articolo: cosa c'entra? Acquistato per nove milioni dal Verona in una sessione di mercato invernale in cui sulla panchina del Napoli c'era Benitez l'italo brasiliano era finito prestissimo nel dimenticatoio: troppo leggero per il centrocampo a due dello Spagnolo, troppo poco mezzapunta per giocare nei tre dietro il centravanti. Sarebbe stato rivenduto grossomodo allo stesso prezzo, milione più milione meno, se Sarri non lo avesse tirato a lucido scoprendolo metodista perfetto per il suo 4-3-3, tanto da far stropicciare a Guardiola che lo compra a circa 65 milioni. Quaranta milioni e più di plusvalenza per quelle casse che Adl ama quanto Zio Paperone ama il suo deposito.


E proprio in base a quell'amore il buon DeLa dovrebbe guardare con grande, grandissimo rispetto al piumino con cui Sarri ha spolverato la sua argenteria.
Koulibaly era un colosso tutta forza, carentissimo in marcatura e in tattica: tant'è che dopo svarioni su svarioni Benitez gli preferiva Britos... nell'estate dell'addio dello spagnolo la maggior parte dei tifosi del Napoli sarebbero stati disposti ad accompagnarlo a piedi in Inghilterra o in Germania, da dove partivano timide offerte sui 15 milioni di euro per il senegalese. Oggi il colosso ed eroe di Torino non partirebbe per meno di 90 – 100 milioni: valore decuplicato.


Ancora? Dopo l'addio alla Champions con un rigore sparato più o meno nelle vetrine di Parco San Paolo Higuain, reduce da due stagioni da 15 e 16 gol con Benitez sarebbe stato venduto a 35-40 milioni...dopo un anno con Sarri e 36 gol in campionato l'hanno preso a 90, con De La che ancora si guarda sorridente i bonifici recanti in apice logo di dubbio gusto.


Idem per Mertens, ex esterno ora duttile attaccante per tutte le occasioni che a 32 anni vale ancora oltre 30 milioni, stesso discorso per Hisay, arrivato da Empoli per 6 milioni oggi valutato sui 25-30, stesso discorso per Goulham, che prima dell'infortunio viaggiava sulla quotazione di 40 milioni di euro. Insomma, ogni pedina del Napoli, con Sarri, ha maturato un valore tale da assicurare a De La, in caso di cessione, una plusvalenza monstre rispetto al valore originale.
Per cui, è opportuno andare a un braccio di ferro senza senso con chi tanto bene ti ha portato solo in ossequio a uno zelo da burocrati volto al tedioso e pedissequo mantra del cavillo uber alles?
No, non è opportuno. Dunque, magari annusando il profumato assegno aroma arabica che tra poco ci si passerà tra le mani per Jorginho, si pensi che quella miscela senza Sarri non si sarebbe provata: si annulli quella clausola e si lasci libero chi con umiltà e serietà ti ha ricoperto d'oro.

Cristiano Vella