Psicodramma Napoli, ma la nostalgia di Spalletti è solo un pericolo

La squadra sembra aver perso automatismi e alcuni giocatori sembrano in difficoltà

psicodramma napoli ma la nostalgia di spalletti e solo un pericolo
Napoli.  

Quattro partite, sufficienti per i tifosi del Napoli ad aprire una sorta di crisi di inizio stagione. Il pareggio in casa del Genoa, seppur ottenuto rimontando due gol e con una prova d'orgoglio, non è bastato ad allontanare perplessità e critiche. La squadra dominante vista pochi mesi fa, in effetti, non si vede più, ma in pochi sono pazienti nei confronti del nuovo allenatore. È Rudi Garcia infatti, nel mirino dei tifosi. Tante le critiche al tecnico francese, che pur avendo indovinato tutti i cambi per la svolta di Marassi, non ha convinto i supporters azzurri. Gioco involuto, a tratti confusionario, e la sensazione che Garcia voglia cambiare volto al Napoli, snaturando però gli automatismi di Spalletti e soprattutto senza dare una manovra fluida ed efficiente.

Alcuni calciatori sembrano svagati, la difesa imprecisa, e l'attacco non incide. Molto probabilmente non è soltanto colpa del tecnico, ma per ora è lui nel mirino della critica. Soprattutto dopo il discusso cambio di Kvaratskhelia, tolto per fare spazio a Zerbin a otto minuti dalla fine. La reazione del georgiano è stata eloquente, e per molti tifosi giustifica le perplessità dei giocatori nei confronti dell'allenatore. È questo, infatti, il maggior timore dei supporters: che il gruppo che ha trionfato nello scorso campionato ha mal digerito il cambio di allenatore. E l'effetto nostalgia, con lo scatenarsi delle vedove di Spalletti, sembra essere una delle maggiori insidie