IL PIZZONE di Gerardo Casucci: Impari la lezione

Ma Conte deve anche comprendere che non sempre abbiamo una seconda possibilità

il pizzone di gerardo casucci impari la lezione
Napoli.  

Il gelido sabato del Maradona di Napoli-Atalanta è passato lasciando spazio a un caldo e luminoso sole domenicale, quasi a voler scacciare le ansie e le paure che per due settimane hanno aleggiato su Napoli e sul Napoli.

Antonio Conte è uscito infine fuori dal suo mutacico isolamento e qualcosa ha detto, non proprio di banale, che rassicurasse ambiente, dirigenza, staff - rimasto a dialogare con la squadra nella ennesima settimana di ingiustificato silenzio nazionale - e, soprattutto, tifosi.  Eccone alcuni passaggi: "Io sono una persona che fa parlare i fatti, tante chiacchiere non mi fanno impazzire e spesso mi ritrovo dentro queste chiacchiere. Ma ci sta e lo accetto, quando fai questo lavoro sai che sei soggetto a tanti giudizi e a queste situazioni. Alla fine per me è importante la realtà dei fatti...Per noi è una vittoria importante, c'era elettricità ed energia positiva oggi al Maradona, questo ha coinvolto un po' tutti. È stato un primo tempo importante sotto tutti i punti di vista, nel secondo tempo quel gol ci ha messo un po' d'ansia, noi cercavamo di avere la stessa intensità del primo tempo. I ragazzi sono stati molto bravi, mi è piaciuto tutto quello che c'è stato, dobbiamo continuare sapendo che questa elettricità che ci deve essere l'anno scorso ci ha portato a fare qualcosa di straordinario. Non lo deve dimenticare nessuno: l'unità e la compattezza porta a superare gli ostacoli."

Ma non solo. Il tecnico salentino ha poi aggiunto: "È da coinvolgere un po' tutti e tutti devono sentirsi coinvolti. Sono comunque passati cinque mesi, abbiamo veramente bisogno di tutti. Oggi sono contento: Beukema ha rigiocato e ha fatto una buona prestazione, Lang ha fatto la prima da titolare al Maradona... Sicuramente si può crescere e tutti dobbiamo continuare a crescere. Però ecco, rispetto all'anno scorso oggi c'erano cinque volti diversi. Sono contento anche per ragazzi come Pasquale Mazzocchi a cui fino ad ora non gli avevo dato neanche un secondo di partita. Devono sentirsi tutti coinvolti, compresi i due ragazzi Vergara e Ambrosino, perché abbiamo bisogno di tutti in questo momento di difficoltà ed emergenza".

Per concludere con un salomonico (e autoassolutorio): "Andiamo avanti sapendo che ci sarà tanta fatica da fare: giocheremo ogni tre giorni e non siamo tanti, non ve ne frega niente però non siamo tanti". Se posso dare io un consiglio a lui: "Impari la lezione che la sfortunata congiuntura gli ha offerto, non sempre abbiamo una seconda possibilità".