"Una panchina rossa per dire 'no' a violenza e prevaricazione"

All'Unisa questa mattina l'omaggio alle donne vittime di violenza

Fisciano.  

“Qui siede chi non guarda se non con gli occhi dell'amore, chi non possiede ma abbraccia, chi non giudica ma accoglie e chi non fa spazio alla violenza”. E' questa la frase che campeggia sulla panchina rossa sistemata in prossimità del chiostro della pace dell'ateneo universitario di Salerno a Fisciano. Queste parole sono della dottoressa Maria Cristina Folino, laureata in Pubblicistica e Filologia Moderna, e simboleggiano quello che la “panchina rossa” è: un omaggio alle tante donne cadute vittime di violenza. La frase è stata scelta tra gli oltre cento i pensieri che sono arrivati nell'ambito del contest lanciato dall'università. Tutti sono stati raccolti nello spazio web dedicato alla panchina rossa sul sito istituzionale dell'ente.

Ospite d'eccezione della giornata contro la violenza di genere è stata la professoressa Minerva Josefina Tavarez Mirabal, discendente delle tre sorelle Mirabal che furono trucidate per essersi opposte alla dittatura di Rafael Leónidas Trujillo nella Repubblica Dominicana. “Siamo qui, all'Università di Salerno, per ricordare il sacrificio delle tre sorelle Mirabal Patria, Minerva e Maria Teresa assassinate brutalmente nel 1960 dalla dittatura nella Repubblica Dominicana. Il loro omicidio commosse il Paese ed il Mondo. Grazie al loro sacrificio l'ONU ha proclamato il 25 Novembre 'Giornata internazionale contro la violenza sulle donne'. La nostra presenza all'ateneo universitario di Salerno serve a testimoniare la necessità che simili tragedie non si ripetano più, che la violenza contro le donne non alberghi più nelle nostre comunità”.

“Il nostro Ateneo, ha spiegato il rettore Aurelio Tommasetti, punta a mettere in rete le diverse rappresentanze rispetto a temi così rilevanti. Oggi noi lanciamo anche un ulteriore messaggio: diciamo 'no' ad ogni forma di dittatura. Il sacrificio delle sorelle Mirabal nasce, infatti, come forma di contrasto alla dittatura che negli anni sessanta ha interessato la Repubblica Dominicana e che ha poi segnato il destino di quella nazione”. Mimma Lomazzo consigliera regionale per le Pari opportunità: “E' necessaria una formazione ed una formazione continua anche nelle nostre scuole e nelle nostre università per educare i nostri ragazzi all'accettazione ed all'inclusione delle differenze perchè solo in questo modo noi possiamo abbattere gli stereotippi che spesso costituiscono la matrice del fenomeno della violenza contro le donne”. L'iniziativa di questa mattina è stata promossa dall'Osservatorio Interdipartimentale per gli studi di Genere e le Pari Opportunità/OGEPO, con il patrocinio del CUG-UNISA, nell'ambito del seminario didattico "La violenza spiegata" che l'Università di Salerno dedica, da qualche anno, alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.   

Redazione