Tutti nudi a fare i giochi dei nostri nonni

Al via la Festa di inizio estate nella spiaggia naturista del Troncone, a Matina di Camerota.

Duecento presenze, provenienti da tutta Italia. Domani il giorno clou. De Gennaro, presidente dell'Associazione naturisti italiani: «Presto una legge regionale, tutti i comuni potranno scegliere delle aree per naturisti».

di Luciano Trapanese

La Festa di inizio estate è partita così, con duecento naturisti ad affollare la bellissima spiaggia del Troncone, a Marina di Camerota. Una delle perle del Cilento. Il ciak ha aperto la stagione “senza veli” in una delle poche località autorizzate del Sud.

Sono arrivati dalla Puglia, da Roma, dalla Toscana, dall'Emilia Romagna e naturalmente – tanti – dalla Campania. Ma è solo l'assaggio di una estate nudista (in realtà il termine corretto è naturista...) che proprio qui, nel cuore del Mediterraneo, si appresta a vivere il suo secondo anno.

«La Campania si dimostra una regione all'avanguardia. Aperta, disponibile, pronta a recepire e accogliere il messaggio naturista. Questa festa è il cin cin per una stagione che sarà ricca di eventi e potrebbe terminare a settembre con il raduno di tutte le associazioni naturiste».

Parole ed entusiasmo di Francesco De Gennaro, presidente dell'Associazione naturisti italiani.

«Il raduno – annuncia – avrà un significato anche politico e istituzionale. Ci sono già adesioni dalla Germania, dalla Francia e dall'Austria. Ci hanno chiesto eventualmente di prolungare l'appuntamento per una settimana: vogliono godersi anche il sole, il mare e la natura incontaminata di questi posti».

Ma perché il raduno sarà un incontro politico?

«Beh si parlerà di norme, della depenalizzazione, di possibili interventi legislativi. Stiamo anche valutando una legge regionale che – se fosse approvata – potrebbe concedere a ogni comune campano la possibilità di individuare delle aree da dedicare al naturismo».

Beh, in quel caso la Campania farebbe davvero da apripista in Italia...

«Ma la Campania è già avanti. E molto rispetto al resto d'Italia. Qui abbiamo incontrato tante amministrazioni ben disposte, assolutamente aperte. Sindaci, consiglieri e naturalmente anche i cittadini. Dopo il caso delle due turiste svedesi riprese a Minori perché avevano deciso di prendere il sole senza indossare il costume, ho parlato con il sindaco: una persona a dir poco disponibile. Sono certo che si può fare qualcosa anche in Costiera».

Come procede ora la Festa di inizio estate?

«Domani è un po' il giorno clou. Ci saranno i giochi sulla spiaggia. Tira alla fune, corsa con il sacco. I giochi dei nostri nonni, insomma. Questa sera andremo tutti a cena in tre ristoranti di Marina di Camerota. Anche per farci vedere in paese, dimostrare che per una località turistica sposare il naturismo significa anche attivare nuove risorse economiche. Oltre a far comprendere che nessuno più dei naturisti – per definizione – difende l'integrità dell'ambiente».

L'estate si preannuncia dunque positiva?

«Sì, i segnali sono ottimi. Saranno anche tante le iniziative. Contiamo di fare di nuovo il “trekking naturista”, un percorso tra i monti. Aspettiamo solo l'autorizzazione del consiglio comunale. L'anno scorso è stata una bellissima esperienza. Nudi e immersi nella natura. Una vera e profonda esperienza naturista. Oltretutto era la prima volta che veniva concessa in Italia la possibilità di farlo».

La scelta di Marina di Camerota di aprirsi al naturismo, ha di fatto accesso sulla località cilentana i riflettori di mezza Europa. L'Italia non è mai stata una delle mete preferite dei “nudisti” del continente (che sono circa diciotto milioni). A frenare gli arrivi norme di legge che puniscono la pratica e poche località autorizzate.

Ora, dalla Campania parte una piccola rivoluzione. E in Parlamento sono molti i deputati – trasversali tra tutti i partiti – che sostengono con decisione una maggiore liberalizzazione. Ma tra i più attivi c'è sicuramente Luigi Lacquaniti del Pd.