Boati e piccole scosse tra Irpinia e salernitano

Boati e una quindicina di lievi movimenti tellurici. Tutte di lieve entità. Controlli continui.

Non si tratterebbe di una attività “preoccupante”. Sotto osservazione l'area del cratere

Una intensa attività sismica sta interessando da alcuni giorni l'Italia meridionale e in particolare la Campania. Soprattutto il versante Irpino – Salernitano. Si tratta in particolare di boati, come grandi scoppi che si stanno ripetendo in molte zone (eventi simili sono stati riscontrati di recente anche in Italia centrale).

L'istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia – che ha attivato una fittissima serie di monitoraggio -, ha registrato nella sola provincia di Avellino quindici lievi scosse negli ultimi giorni. In particolare nei comuni di Sant’Angelo dei Lombardi, Lioni, Rocca San Felice, Torella dei Lombardi, Nusco, Guardia Lombardi, Morra De Sanctis, Villamaina, Teora, Castelfranci, Bagnoli Irpino e Caposele. Coinvolta anche la fascia confinante della provincia di Salerno.

Si tratta di piccoli episodi. Scosse – compresi i boati – che potrebbero non comportare nessun tipo di evoluzione.

Ma è chiaro che su un territorio storicamente ad alto rischio il monitoraggio continuo anche di lievi movimenti tellurici o saltuari sciami sismici, va sempre analizzato in modo molto attento.

E se gli studiosi su questi aspetti sono assolutamente efficienti, non si può certo dire la stessa cosa per chi dovrebbe redigere piani di emergenza, ancora lettera morta – nonostante siamo obbligatori da anni – in tantissimi comuni della nostra regione. Irpinia compresa.