"Le scuole ci cadono in testa": 500 studenti in corteo

L'iniziativa del coordinamento edilizia scolastica della provinica tra slogan e rivendicazioni

Salerno.  

Circa 500 gli studenti aderenti al "Coordinamento provinciale edilizia scolastica" che hanno aderito da tutta la provincia di Salerno per manifestare per l’immediata messa in sicurezza delle strutture scolastiche, per la manutenzione ordinaria degli impianti di riscaldamento e il prolungamento dell’orario di accensione. Durante il corteo è stato esposto uno striscione dedicato alla lotta degli operai della Treofan di Battipaglia che, da oltre 20 giorni, sono in presidio permanente con l'invito a partecipare all'iniziativa in programma domani. "Il coordinamento Edilizia Scolastica porta avanti un percorso di lotta unitario sul tema dell’edilizia intrapreso circa un anno fa. Esperienza che ha consentito di creare una fitta rete di comunicazione e d’azione legato alla sicurezza, funzionalità e accoglienza degli edifici, tra gli istituti del territorio, unendo le diverse vertenze e problematiche delle singole realtà in un’unica istanza per la quale continueranno a battersi" spiegano i promotori dell'iniziativa, che ha visto un'ampia partecipazione nonostante il maltempo.

Dopo il concentramento delle scuole in Piazza Ferrovia, gli studenti hanno attraversato il corso di Salerno rivendicando non solo il diritto allo studio, che passa innanzitutto per la sicurezza e la qualità dei luoghi del sapere, ma anche l’abrogazione della legge 107 e l’abolizione dei test Invalsi. Giunto a piazza Cavour, il corteo si è sciolto dando inizio ad un’assemblea pubblica ricca di interventi e testimonianze da parte di tutti gli studenti mentre una delegazione di rappresentanti si è recata agli uffici della Provincia per il colloquio con il responsabile del settore edilizia scolastica di Salerno.

Nel mirino il cosiddetto decreto "Scuole sicure": "Anziché investire nella messa in sicurezza dei nostri edifici sono stati stanziati ben 2,5 milioni per questo decreto mentre all'istruzione pubblica ne sono stati tagliati 14 milioni. Non bastano più le promesse fatte agli studenti che sanno ormai perfettamente come le istituzioni si dimostrino sistematicamente inadempienti di fronte agli impegni di cui si fanno carico. Il coordinamento assicura che la mobilitazione non si arresta, continuerà a lottare affinché migliorino le condizioni di tutti gli istituti e quindi quelle di tutti gli studenti e di tutte le studentesse", conclude la nota degli studenti salernitani.

Redazione Salerno