Centri di riabilitazione: duro attacco di Cisl e Uil Salerno

"E' necessario risolvere il problema oppure sarà indetto uno stato generale di crisi del settore"

Salerno.  

Arriva l’autunno e i centri di riabilitazione accreditati con il servizio sanitario puntualmente denunciano l’impossibilità di assicurare la continuità assistenziale alle persone con gravi disabilità in trattamento riabilitativo.

"Fatto gravissimo perché reiterato e perché ricade su persone estremamente fragili - affermano in una nota la Cisl e la Uil di Salerno - Si tratta di un già vissuto privo di originalità che crea preoccupazione, ansia, sconforto e rassegnazione nelle persone con disabilità, nei loro familiari poiché presuppone una sospensione dei trattamenti riabilitativi e tra gli operatori che ogni autunno rischiano cassa integrazione e licenziamenti.

E’ il ripetersi di un rito: comunicazione prefettizia, stato di agitazione, sollecitazione agli amministratori regionali, a cui rinunceremmo volentieri poiché imbarazzante e ingiustificato, se non dalla poca attenzione di chi è deputato ad assicurare a tutti i cittadini livelli minimi di assistenza".

A ciò si aggiunge che i comuni, singoli o associati in ambiti territoriali minacciano o interrompono il trasporto delle persone ai centri di riabilitazione, incuranti dei danni alla salute e delle dinamiche della vita familiare.

"Tutto questo non è accettabile - sottolineano la Cisl e la Uil - poiché l’interruzione dei servizi riabilitativi alle persone con disabilità non è imputabile a carenza di risorse economiche ma a deficienze programmatorie nell’allocazione delle risorse, frutto dell’incapacità di valutare e intercettare i bisogni riabilitativi espressi dal territorio. La preoccupazione è forte poiché sia la Regione che tutte le direzioni strategiche precedenti dell’Azienda Sanitaria di Salerno, rifiutando sistematicamente la concertazione con le rappresentanze sindacali, le Associazioni delle persone con disabilità e di categoria si dimostrano cieche e insensibili alle istanze della comunità".

Nonostante la Regione Campania abbia stanziato oltre 4 milioni di euro per progetti a favore di minori con disordine dello spettro dell’autismo questo non basta secondo la cisl che, sottolinea quanto sia lodevole l'iniziativa ma che "potrebbe rappresentarsi iniqua se poi si nega a migliaia di minori, adulti e anziani con disabilità, l’accesso o la continuità dei trattamenti riabilitativi. Pensare di continuare in un approccio autoreferenziale, burocratico ed emotivo è perdente e allontana sempre di più l’azienda dai cittadini".

"A nostro avviso la ricerca del benessere e della migliore qualità di vita possibile anche per le persone con disabilità deve vedere tutti i portatori di interesse uniti in un confronto che quanto meno assicuri certezza e continuità delle cura ai malati come alle persone con disabilità. I problemi economici e tecnici, impossibilità di osmosi economica e verifica della congruenza dei tetti di spesa al fabbisogno assistenziale, sono elementi che se opportunamente affrontati potrebbero nel concreto essere risolti ovvero ridimensionati rispetto allo stato determinatosi da poche attente direzioni strategiche dell’ente sanitario salernitano. Ora è giunto il momento del confronto serio e serrato che codesta azienda sicuramente vorrà intraprendere nell’ambito delle possibili soluzioni da intraprendere". 

La Cisl e uil chiedono subito un intervento oppure sarà indetto uno stato generale di crisi del settore riabilitativo.