VIDEO | Studenti in piazza a Salerno: "Siamo senza futuro"

Diverse le scuole che hanno aderito allo sciopero nazionale indetto dall'Uds

Salerno.  

Edilizia scolastica e alternanza scuola-lavoro. Questi i motivi che hanno spinto gli studenti salernitani ad accodarsi allo sciopero nazionale indetto dall'Unione degli studenti, dal nome “Cambiare la scuola per cambiare il sistema”. Sono ben nove le città della Campania che hanno aderito allo sciopero. A Salerno il corteo è partito questa mattina da piazza Vittorio Veneto ed ha raggiunto piazza Portanova. Solo alcuni rappresentanti d'istituto delle scuole presenti si sono diretti verso la Provincia di Salerno chiedendo un colloquio diretto con le istituzioni, per far sì che ci siano maggiori sforzi da parte dell'ente nel finanziare le scuole.

“Al Trani facciamo educazione fisica all'interno di un ex aula multimediale perchè non abbiamo una palestra. All'Alfano I, invece, la nostra palestra è inagibile. Al Sabatini- Menna, sono mesi che aspettiamo la riparazione di una finestra chiusa con una busta. Sono tutti piccoli problemi che sommati diventano giganti. Non è possibile vivere la scuola in queste condizioni. Chiediamo un impegno da parte della Provincia”. Questo è quello che raccontano un gruppo di studenti presenti oggi in piazza. Sembrerebbe, infatti, che all'Istituto “F.Trani” di Salerno mancherebbe una zona dedicata interamente alle attività sportive. Inoltre, stando alle denuncie delle studentesse dell'istituto, “Su quattro piano, ci sono solo due bagni delle donne attualmente funzionanti”.

Il secondo motivo che ha spinto i ragazzi a scioperare è il problema della gestione dell'alternanza scuola-lavoro. “Andiamo a piegare magliette all'interno dei negozi, senza un rimborso spese per i trasporti e senza essere pagati. Cosa ci può insegnare tutto questo?” Si domandano gli studenti. Lo sciopero, a carattere regionale e nazionale, ha portato a Salerno anche diverse scuole della provincia, come Cava de'Tirreni e Sapri. “Noi siamo il futuro ma senza il futuro”. Le parole scritte sullo striscione che ha aperto il corteo degli studenti salernitani.