L'anno verde di una Salerno che cambia

Dal “Friday for Future” al plastic free tutti cambiano ma la città perde il primato sulla raccolta

l anno verde di una salerno che cambia
Salerno.  

Se potessimo utilizzare un colore per descriverlo sarebbe il verde. Se potessimo utilizzare un oggetto sarebbero il vetro e l'abbandono della plastica. Se dovessimo raffigurarlo in un'icona sarebbe Greta Thunberg. 

Il 2019 ci sta lasciando. L'anno verde dell'Italia e di Salerno, l'anno del cambiamento radicale, dei risvegli di coscienza, dei giovani in piazza, delle sardine e delle svolte politiche. Il 2019 è stato l'anno della sostenibilità ambientale, neanche Ludovico Einaudi che suona il pianoforte tra i ghiacciai in Groenlandia è riuscito a fare quello che una giovane, piccola donna, vestita in giallo ha fatto, ovunque. 

Il Comune di Salerno ha bandito la plastica, ai consigli comunali adesso c'è solo il vetro. Tanti comuni del salernitano hanno seguito questa scia regalando a giovani studenti le borracce in alluminio. Queste ultime sono la nuova moda, in ogni colore, dimensione, fantasia. 

Grazie al “Friday For Future” Salerno si è risvegliata. Centinaia, migliaia i giovani salernitani che sono scesi in piazza per manifestare, uniti in un unico coro, quello di Greta, quello della salvaguardia dell'ambiente e dell'ecosistema. Un colpo d'occhio che nel mese di maggio ha raggiunto il suo picco massimo: dalla spiaggia di santa Teresa a piazza della Concordia. Una mobilitazione che ha spinto il primo cittadino Vincenzo Napoli a prendere decisioni importanti sullo stato della città, ad aprire gli occhi sulla differenziata prima in Italia e adesso nelle ultime posizioni.  A capire quanto sia importante guardare ai giovani, scendere in piazza e ascoltare. 

La natura, intanto, ha fatto la sua parte. A seguito di diverse mareggiate il mare ha restituito alla città tutto quello che non dovrebbe appartenergli. Una mare che è stato invaso dalla plastica al porto  commerciale alla stazione Marittima. Spiagge che hanno riacquistato flaconi di detersivi degli anni 60'. Una spinta che ha portato alla creazione di nuove associazioni come quella di “Voglio un mondo pulito” che ogni sabato, ogni fine settimana, scende in strada solo per pulire e rendere migliore la città. 

 

Molte scuole di ogni ordine e grado hanno concentrato le proprie energie sulla sostenibilità ambientale. L'agenda 2030 è entrata nella mente dei più piccoli. Le nuove generazioni si stanno preparando al cambiamento che, tanti anni fa, portò alla rivoluzione della plastica come innovazione e che oggi, sta portando alla distruzione del nostro ecosistema. Come una ruota che gira, la plastica ha salvato e ora distrugge. Tante le tartarughe e gli animali marini trovati sulle spiagge del Cilento senza vita.

 

Quindi, se potessimo dipingere quest'anno di un colore sarebbe il verde. Se potessimo descriverlo in poche parole utilizzeremmo la mobilitazione e il risveglio delle coscienze. E' stato l'anno della svolta, della nuova generazione che prende “potere” e parola e fa sentire la propria voce, iniziando con i buoni propositi di Greta Thunberg e del “Friday For Future”. 

In un momento di apertura, di interessamento da parte di tanti, Salerno perde uno dei primati che l'ha fatta conoscere all'Italia che conta, non per le Luci d'Artista ma per un esempio di raccolta differenziata che adesso non c'è più.