"La moda è passata senza essere mai indossata"

Molti negozi sono pronti a ripartire. Resta l'incertezza sulla sanificazione dei capi da provare

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Salerno.  

"La moda è passata senza essere indossata”. Questo il primo commento di Giovanni Lamberti, storico proprietario del negozio d’abbigliamento in via  Dei Principati, "Il Camiciaio”. Giovanni, insieme ad altri negozianti, aspettano il via libera del Governatore De Luca, ma sono pronti ad alzare le saracinesche e riprendere il lavoro di sempre.

Da lunedì 18 maggio, anche i negozi di abbigliamento dovranno adeguarsi alle direttive di prevenzione del rischio contagio. L’accesso dei clienti sarà contingentato, tutti dovranno indossare guanti e mascherine di protezione. Ai commercianti sarà fatto obbligo di garantire l’igiene e la sanificazione dei locali e, sulla merce in prova, dovranno essere effettuate delle operazioni di disinfezione.

Il dubbio più grande, al momento, resta sui capi in prova. C’è chi preferisce consegnalo, previo acconto, al cliente in modo da poter provare il capo a casa e chi, è già a lavoro con strumenti utili per la disinfezione del capo.

“La sanificazione è ancora poco chiara: se va fatta in determinati periodi o basta una sola volta”, ci racconta Giovanni. “Dobbiamo essere previdenti nei confronti dei clienti. Nel mio negozio chi vorrà acquistare una camicia, potrà portarla a casa e sarà sanificata successivamente. Si sentono tante voci in merito, ma non c’è una linea certa da seguire. Ogni capo ha la sua vestibilità che va misurata e provata, a meno che non sia un cliente fisso del negozio che ha contezza della misura da acquistare”.

Il problema più grande resta alle aziende, ai campionari mai venduti e alla merce mai esposta in negozio. “Il dramma è nelle aziende che si trovano a terra i campionari estivi ma comunque sono a lavoro sulle collezioni invernali che non saranno messe in vendita per il momento. Loro devono continuare a produrre. I capi passeranno di moda senza nemmeno essere mai entrati in negozio. Questa è una situazione che porterà sicuramente vantaggio a gruppi delinquenziali, che potranno comprare i capi anche a 10 euro al pezzo”.