Salerno, il 70 per cento dei ristoranti non riaprirà

"Protocollo Esposito? Avevamo ragione noi"

salerno il 70 per cento dei ristoranti non riaprira
Salerno.  

Nonostante il via libera sulla riapertura anche dei ristoranti da lunedì 18 maggio, il 70 per cento dei locali a Salerno non riaprirà. Molti ristoranti salernitani andranno avanti, almeno per il momento, con il servizio d’asporto. Il motivo è molto semplice, le linee guida e le norme da seguire sono troppo stringenti. Due metri di distanza tra un tavolo e l’altro e quattro metri quadrati a persona, plexiglass per chi non è un congiunto, camerieri con mascherina e guanti e dimezzati i posti a sedere. Solo i congiunti e in nuclei familiari potranno sedere allo stesso tavolo senza restrizioni, creando allo stesso tempo disagio a chi vorrà entrare nel locale con amici.

I ristoratori salernitani non ci stanno, nonostante le varie proposte, c’è chi non riaprirà il 18 e continuerà a far leva sull’asporto.

Intanto, il Comune di Salerno ha varato un nuovo piano per concedere più spazi all’aperto a bar e locali, con orari flessibili, ma il protocollo da seguire dovrà essere attuato anche all’esterno del locale. Poche idee e proposte e ancora poco chiare, resta anche da chiarire le regole in caso di infortunio - o contagio - del personale. 

"Protocollo Esposito? Avevamo ragione noi. In molti hanno detto che il protocollo andava a penalizzare i piccoli locali ma oggi ci danno ragione”. Così Dragomir Georgiev, titolare del Mood Steakhouse di Salerno ha risposto a quanti, in questi giorni, hanno visto in maniera negativa il protocollo ideato insieme allo chef Stellato di Vico Equense Gennaro Esposito. “Non era nelle nostre intezioni fare del male ai piccoli ristoranti ma solo trovare una linea comune per poter ripartire. Nonostante questo, credo che la maggior parte di noi non riaprirà lunedì. Non ci sono i tempi tecnici per potersi organizzare al meglio. Il mio locale conta più di 50 posti a sedere e, con queste regole, avrei la possibilità di ospitare solo 16 posti. Attendiamo di sapere cosa succederà".

Il protocollo, di circa 30 pagine diviso in 27 capitoli, è attualmente al vaglio della Regione Campania che ancora non si è espressa in merito e non ha delineato quelle che saranno le linee guida da seguire.