Petizione online degli studenti Unisa "Stop alla seconda rata"

In un solo giorno l'appello degli universitari di Salerno ha raccolto più di 1200 firme

petizione online degli studenti unisa stop alla seconda rata
Salerno.  

Studenti universitari in rivolta per il pagamento della seconda rata all'Università di Salerno. Una tassa "ingiusta" considerato il periodo di emergenza sanitaria in corso che rende impossibili alcuni servizi dell'Ateno ed inaccessibili le sue sedi. La raccolta di firme on line, lanciata solo 24 ore fa da Noemi Ferrante a nome della ASG, associazione degli studenti di giurisprudenza, conta già più di 1200 firme. E i numeri aumentano ogni ora. 

"L'addebito della seconda rata universitaria è stato accolto da tutta la compagine studentesca con sgomento e rabbia, perché è ormai da tempo che tutti noi universitari non abbiamo accesso alle sedi universitarie e non godiamo a pieno dei suoi servizi.". Si legge nel messaggio pubblicato sul sito change.org. I rappresentanti dell'associazione ASG, il presidente del consiglio degli studenti Jacopo Restaino, di concerto con i rappresentanti negli organi di ateneo del gruppo STUDENTI UNISA, considerato il protrarsi della situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19 e il conseguente momento di crisi economica e di notevole difficoltà da parte delle famiglie dei nostri studenti, nell’affrontare ingenti spese per le tasse universitarie, hanno quindi richiesto al rettore Loia e al direttore generale Periti una proroga del pagamento della seconda rata, per dare un supporto concreto alle famiglie degli studenti che stanno affrontando un momento economicamente difficile.

"Precisiamo però che come ASG abbiamo potuto recepire tutte le vostre istanze e che, in linea con quanto sostenuto da tutta la compagine studentesca, riteniamo il pagamento della seconda rata non opportuno e non adeguato. Per queste ragioni, esprimeremo il nostro dissenso al pagamento della seconda rata nelle sedi opportune nella speranza di una sua abrogazione o riduzione. Sono momenti difficili per tutti ed ora più che mai non bisogna dividersi." 

Il link alla petizione: http://chng.it/m2wNDV9f