Protesta dei ristoratori, locale aperto: arriva la polizia

«Siamo disperati, vogliamo riaprire»: qualche momento di tensione, identificati i manifestanti

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Salerno.  

Avevano annunciato una protesta dal forte valore simbolico e così è stato: i ristoratori e gli esercenti aderenti all'associazione Aisp si sono ritrovati questa sera in un noto locale del centro di Salerno.

Un "incontro" al chiuso, all'interno della struttura a partire dalle 20. Lo slogan "Io apro", a testimoniare la rabbia e il malcontento di un'intera categoria che chiede di poter tornare a lavorare, superando le restrizioni imposte dalla zona rossa e, in generale, da un anno di pandemia. 

In piedi e poi seduti intorno ad un tavolo a mangiare una pizza d'asporto, accomunati dalla voglia di dare un segnale forte.

Per chiarire l'obiettivo dell'iniziativa, quasi tutti i partecipanti indossavano maschere raffiguranti i rappresentanti del Governo nazionale e regionale.

Sul posto è giunta la polizia: non sono mancati alcuni momenti di tensione, perché gli imprenditori si dicono disperati ed esasperati. Ma il confronto tra manifestanti e forze dell'ordine è sempre proseguito nei binari della civiltà.

Gli agenti hanno comunque raccolto le generalità degli autori della protesta - avvenuta in un locale commerciale - ed identificato i partecipanti.

«Anche mangiare una pizza è diventato un reato. Rispettiamo il lavoro delle forze dell'ordine, ma vogliamo che venga riconosciuto anche il nostro. Da oltre un anno non lavoriamo e i ristori promessi o non sono arrivati o sono del tutto insufficienti», l'amarezza ripetuta da tutti.

Filippo Notari