Sette turisti in giro una settimana a Salerno: "Ecco cosa funziona e cosa no"

Il racconto di un gruppo eterogeneo di persone in vacanza in città

sette turisti in giro una settimana a salerno ecco cosa funziona e cosa no
Salerno.  

È un agosto da record per il turismo in Provincia di Salerno. Il rimbalzo post-pandemia sta premiando la città con un sold out di camere d'albergo, case e bed and breakfast. Andando nel dettaglio dell'esperienza turistica tra città e provincia, ci proviamo a chiedere come gli avventori vedano la città, cosa provino, che sensazioni positive e negative si portino dietro. Questo è il racconto di un gruppo di sette persone, formato da cinque ecuatoriani e due argentini. In questo gruppo, la famiglia di Lizandro (38 anni), e sua moglie Andrea (33 anni), con la bambina, la "nena" (7 anni) e la madre di Andrea, detta affettuosamente e semplicemente "mamá" (72 anni). Insieme a loro, l'amica di famiglia Mari (42 anni) e la coppia di giovani argentini Lucas (33 anni) e Celeste (24 anni).

Sono arrivati a Salerno in treno da Milano e hanno pernottato presso una casa in affitto su Air B&B a un prezzo complessivo che supera i 1.500 euro per circa una settimana, dal 13 agosto fino alla mattina del 19 agosto. Mari ricorda come "è stato difficile trovare una casa disponibile per una settimana, la maggior parte erano occupate o avevano disponibilità per pochi giorni." Una problematica legata alla mancanza di offerta di alloggi che sono sì in aumento negli ultimi anni, ma che probabilmente non soddisfano le esigenze di un flusso turistico sempre più in espansione. All'arrivo c'è un certo disorientamento (il punto informativo fuori la stazione centrale forse non chiama molto l'attenzione). Andrea mette in risalto l'ordine e la pulizia del centro cittadino – fino a qualche settimana fa, il principale tasto dolente per l'Amministrazione -. Anche la mamá e la nena sembrano apprezzare particolarmente il corso di Salerno, segno che la città può attrarre e piacere a piccoli e grandi. Dopo una giornata passata in centro (poco shopping e tanto ristoro, tra ristoranti e bar), Mari, Lucas e Celeste osservano una certa difficoltà di orientamento. La cartellonistica è ancora scarsa e abbastanza confusa, mettendo in risalto come "all'ingresso del centro (Corso Garibaldi) e del centro storico (Via Mercanti) non ci sono pannelli generali che permettano di orientarsi e capire quanto e cosa c'è da vedere nella zona più turistica della città. A questo si aggiungono gli enormi problemi di trasporto pubblico. Arrivati il giorno 13 agosto, tra domenica 14 e ferragosto il nostro gruppo ha atteso per oltre tre ore in totale (appena due viaggi di andata e ritorno tra il centro e la zona orientale) per poter andare a mare. Fortunatamente, in quei due giorni hanno trovato un mare pulito. Ci raccontano che a ferragosto, su una spiaggia libera della zona orientale, era scattato un alterco tra una famiglia e i gestori, con questi ultimi che non volevano far piazzare l'ombrellone portato da casa. Dal 16 agosto, per il gruppo le cose vanno decisamente meglio, con un giro mattutino per i principali siti d'interesse della città: Duomo, Giardini della Minerva, Museo Diocesano e Complesso di San Pietro a Corte. Poi, una mezza giornata a Paestum, apprezzando la comodità e rapidità del trasporto in treno. Il caldo non ha aiutato la "nena" e la "mamá", considerata l'assenza di protezioni e posti ombreggiati all'interno del sito archeologico. Nel complesso, però, tutto il gruppo – con Lucas e Celeste in primis – hanno espresso una grandissima soddisfazione. "È un viaggio nel passato, meraviglioso, sembra di poter immaginare gli antichi abitanti di Paestum tra le vie, a discutere nel foro" afferma Lucas. Celeste riempie la galleria del suo telefono con le foto dei templi, incantata in particolare da quello di Nettuno, e condividendole sulle sue reti sociali. Anche la visita al museo è stata estremamente apprezzata. Tra le critiche, una viene dallo stesso Lucas che si chiede "come sia possibile che tra il biglietto intero e quello ridotto ci passino 10 euro di differenza", rimarcando che, forse, la forbice potrebbe essere un po' troppo ampia.

Il 17 agosto, il nostro gruppo ne approfitta per un viaggio ad Amalfi. All'unanimità, "approvato" il viaggio in traghetto che, oltre a fungere da mezzo di trasporto ideale, è anche strumento per vivere e godere delle forme della Costiera e del golfo di Salerno. Un'esperienza – quella del viaggio – di per sé affascinante e indimenticabile. È un parere unanime anche sulla destinazione stessa: una perla architettonica, "bellissima, dal paesaggio all'architettura, e la cattedrale è splendida" (frase ripresa con sfumature diverse dagli adulti del gruppo). Per l'ultimo giorno disponibile, il 18 agosto, i nostri fanno visita agli scavi di Pompei e anche qui c'è stato un enorme apprezzamento, sia per la bellezza che per la gestione. Il 19 agosto, con valigie pronte e lasciate in custodia nella casa in affitto e prima di tornare nella rovente Milano, il gruppo si concede una lunga passeggiata sul lungomare, da piazza della Concordia fino a piazza della Libertà e sostando presso il chiosco di Santa Teresa, godendosi gli ultimi momenti della soleggiata e intensa vacanza salernitana.

Ai commenti finali, Lizandro sostiene che "è una bella città ma la prima cosa che si nota qui è la mancanza assoluta del trasporto pubblico". Mari avrebbe voluto trovare un maggior livello di accessibilità per orientarsi in città. "Basterebbero un po' di cartelli in più". Però, rimarca insieme ad Andrea, che "qui a Salerno si mangia benissimo." Poi c'è Lucas, un amante della vita, che si è lasciato assorbire in tutto e per tutto dalle meraviglie della provincia. Alla domanda su un possibile ritorno, la risposta è dubitativa. Tuttavia, c'è il feedback positivo. "Salerno è bellissima, puoi trovare di tutto" dice Lizandro, che continua rimarcando "che il trasporto pubblico però è terribile, davvero terribile." Infine, una nota su accoglienza e cordialità, che tranne in pochissimi casi è stata sempre più che positiva. Per Andrea "i prezzi erano ottimi e nulla a che vedere con Milano. Anche ad Amalfi ci aspettavamo di peggio e invece ci sono sembrati onesti".

I due problemi principali riguardano, quindi, l'accessibilità/orientamento e il trasporto pubblico. Se il primo può essere in qualche modo aggirato attraverso una ricerca personale più approfondita ma che va comunque tenuta in grande considerata dall'Amministrazione locale, per il secondo c'è la necessità assoluta di un intervento da parte della Regione Campania. Il gruppo torna a casa contento, con voglia di vedere anche altre bellezze della Regione (in particolare Lucas rimane con il cruccio di non aver potuto visitare la vicina Napoli) ma con qualche incognita legata alle difficoltà organizzative e logistiche che si sono presentate lungo il cammino. Questo è il racconto di un'esperienza che potrebbe essere di aiuto agli amministratori: raccogliendo le critiche costruttive c'e`solo da migliorare.