La provincia di Salerno celebra la giornata della memoria delle vittime di mafia

I messaggi dei sindaci. Iniziative in diversi comuni

la provincia di salerno celebra la giornata della memoria delle vittime di mafia
Salerno.  

Si celebra oggi la “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”. Una ricorrenza nata nel 1996, ufficialmente istituita con legge nel 2017. La manifestazione annuale si terrà questa volta a Milano, dopo l’edizione di Napoli del 21 marzo scorso. Molte le iniziative organizzate anche in diversi comuni della provincia di Salerno. 

Una giornata di di riflessione, approfondimento e di incontro. 

Il messaggio del sindaco di Pellezzano

“In questa giornata - dichiara il Sindaco di Pellezzano Francesco Morra - è dovere di tutte le istituzioni di ogni ordine e grado ricordare tutte quelle persone innocenti che sono cadute vittime delle organizzazioni mafiose e criminali. Il nostro impegno - continua il Primo Cittadino - risiede nella diffusione e promozione di una cultura della giustizia che possa combattere e contrastare ogni forma di violenza e di sopruso in nome della legge e dell’affermazione dei principi morali ed umani”.

Parla il sindaco di Angri 

"Angri ricorda le 1009 e più vittime innocenti di cui si ha notizia in Italia, a volte bambini, morti per mano mafiosa.
In nome di un’Italia che si ribella all'indifferenza, all'illegalità, alle mafie e alla corruzione che, non solo uccidono, ma si appropriano del bene comune e ci portano via la speranza.
Un paese consapevole che la convivenza civile si fonda sulla giustizia sociale, sulla dignità e sulla libertà di ogni singolo individuo", si legge sulla pagina social del primo cittadino Cosimo Ferraioli. 

Le parole del sindaco di Eboli 

“È possibile”. Questo lo slogan della Giornata nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, giunta alla sua 28ª edizione.

"Su alcuni è stata data una precisa sentenza di morte, altri invece si sono ritrovati inconsapevolmente su traiettorie letali di proiettili e su posti di deposito di ordigni: i nomi degli innocenti, come ogni volta, verranno scanditi con cura e rispetto, a far riecheggiare una voce che resta viva e vigile contro la sopraffazione, il sopruso e l’illegalità", scrive il sindaco Mario Conte. 

Anche il Comune di Eboli, come rimarcato per l’occasione dal primo cittadino, ritiene che la memoria deve farsi impegno quotidiano nella semplicità delle singole vite, affermando ogni giorno la non negoziabilità di valori come la libertà, la dignità, il bene comune, la giustizia. Perché “È possibile” - come da slogan di quest’edizione - vincere le mafie.

A Pagani studenti protagonisti 

Nella giornata di ieri, il sindaco Raffaele De Prisco ha partecipato all'assemblea studentesca delle classi IV e V del Liceo Statale "Mons. B. Mangino", dedicata alla Giornata della Memoria e dell'Impegno in Ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie, insieme ad Annamaria Torre, figlia del sindaco Marcello Torre, vittima innocente delle Mafie, e referente provinciale alla Memoria di Libera Contro le Mafie e Teresa Fiore, referente del Presidio Libera a Pagani "Antonio Esposito Ferraioli".

Il sindaco di Pontecagnano: "Il 21 marzo è per noi un impegno lungo 365 giorni"

Anche il sindaco Lanzara ha inviato un messaggio in occasione della giornata: "Dopo la pandemia si ritorna a colmare fisicamente la distanza tra le persone che si riuniranno all'ombra della Madonnina per questa 28ª edizione. Saranno oltre 500 i familiari di vittime innocenti delle mafie che arriveranno nel capoluogo lombardo da tutta Italia per partecipare all'appuntamento.
Il 21 marzo per noi è un impegno lungo 365 giorni l'anno e che ci vede presenti nelle scuole con gli studenti, nelle piazze con i cittadini, attraverso le associazioni e nelle parrocchie, con le famiglie e i giovani per responsabilizzare tutti sul concetto di bene comune che resta il metodo più efficace per contrastare ogni tipo di mafia". 

Al cimitero di Roccapiemonte il ricordo del poliziotto Franco Biagio  

Fu ucciso nel tentativo di bloccare alcuni ladri in fuga. Era il 1985, Franco Biagio aveva solo 26 anni. E’ stato ricordato stamane al cimitero di Roccapiemonte, città natale del poliziotto, alla presenza dei colleghi militari e del vice Sindaco Roberto Fabbricatore, nel giorno in cui si celebra la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Biagio era in servizio presso la Questura di Novara ed era intervenuto per cercare di arrestare i ladri che avevano messo a segno un colpo in una nota pellicceria del posto, fu travolto dall’autovettura con a bordo alcuni malviventi. A Franco Biagio, nel 2016, è stata conferita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella la Medaglia d’Oro al Merito Civile. All’agente di Polizia è intitolata a Roccapiemonte una strada in pieno centro cittadino.

“Quella di Franco Biagio è stata una perdita dolorosa di un giovane e valoroso rappresentante delle Forze dell’Ordine. Roccapiemonte è orgogliosa di ricordarlo con una strada a lui intitolata e ringraziamo i suoi colleghi poliziotti che, a distanza di tanti anni, gli rendono sempre il doveroso omaggio. La cerimonia ci dà l’opportunità di ricordare tutte le vittime innocenti delle mafie e di riflettere su quanto possiamo e dobbiamo fare per dire no alla criminalità e alla violenza” ha dichiarato il Sindaco Carmine Pagano.

A Nocera Inferiore verrà piantato un ulivo, presso il parco giochi comunale di via Rea, in memoria di tutti i bambini vittime delle mafie. 

A Sarno è stata organizzata una marcia d'istituto per la legalità che ha coinvolto centinaia di studenti che, con cartelloni e megafono, hanno sfilato per le vie della città. Presente anche il sindaco Giuseppe Canfora.