"Non chiniamo la testa di fronte alla mafia": Scafati in marcia per la legalità

La manifestazione di Libera e Cgil, con don Ciotti e Landini, dopo le intimidazioni al fondo Nappo

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Scafati.  

Centinaia in marcia a Scafati, per dire no alla criminalità. Grande partecipazione alla manifestazione promossa da Cgil e Libera, con il corteo che - partito da piazzale Aldo Moro - è arrivato fino in piazza Vittorio Veneto. In prima fila, tra gli altri, il segretario nazionale del sindacato, Maurizio Landini, e la guida di Libera don Luigi Ciotti. Evento che Otto Channel ha seguito in diretta per tutta la mattinata.

Iniziativa alla quale hanno risposto "presente" le delegazioni Flai Cgil ed i comitati di Libera da tutta Italia: una grande mobilitazione dopo gli atti vandalici e le intimidazioni ai gestori del fondo "Nappo", bene confiscato alla criminalità.

Don Luigi Ciotti: la mafia è un parassita

"Siamo passati dal crimine organizzato al crimine normalizzato nel nostro paese. La differenza la fa l'indifferenza. Le varie forme dell'illegalità sono diventate uno dei tanti problemi, invece non è così. Mafia e corruzione sono i parassiti che mangiano, distruggono dal di dentro la nostra società". Sono le parole di don Luigi Ciotti, scandite nel corso della manifestazione.

Il parroco ha guidato il corteo di Scafati, scortato da tantissimi ragazze e ragazzi: "Il problema della violenza in tutte le sue forme si manifesta anche con la distruzione su un bene confiscato, facendo dei furti, rubando le bandiere della Cgil. Alla violenza si risponde unendo le nostre forze per diventare una sola forza etica, sociale, culturale, religiosa, politica, come servizio per il bene comune. I giovani - ha aggiunto don Ciotti - sono importanti e fondamentali perché i giovani sono una grande ricchezza, una grande risorsa. Dobbiamo ascoltarli questi ragazzi, perché portano una nuova linfa, una nuova passione, una nuova lettura della realtà. E' una società che non li ascolta, quindi è necessario che questo avvenga, hanno bisogno di trovare degli adulti veri, coerenti e credibili".

Landini: no alla privatizzazione dei beni confiscati

Il segretario nazionale ha detto "no" alla privatizzazione dei beni confiscati alla criminalità, lanciando dure accuse sia al centrodestra che al centrosinistra. Per Landini è necessario "tutelare e valorizzare" questi simboli della legalità e di riscatto. A margine del corteo, la guida del primo sindacato italiano ha anche affrontato il tema del reddito di cittadinanza: "Se le notizie domani saranno confermate, l'idea che in un momento in cui aumentano le povertà si taglia il reddito di cittadinanza a noi sembra una follia. E' il momento di investire sul lavoro, sulla solidarietà e soprattutto di andare a prendere i soldi dove sono, dove sono stati fatti i profitti, dove c'è l'evasione fiscale e non continuare a pensare che i lavoratori dipendenti e i pensionati sono i bancomat e pagano anche per quelli che evadono le tasse e che non pagano". 

Ricci: giornata bellissima, da Scafati una nuova speranza

"Una bellissima giornata, una grande mobilitazione con tanti giovani, lavoratori e pensionati che danno una nuova speranza ad territorio dove la criminalità è ancora troppo presente. Con Flai, Alpaa e Libera abbiamo costruito un fronte comune e non arretriamo di un millimetro nella nostra lotta quotidiana ad ogni forma di illegalità. I beni confiscati, a partire dal Fondo Nappo, non si toccano. Continueranno a produrre economia pulita e a rappresentare un baluardo contro le
organizzazioni criminali". E’ quanto ha affermato il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, dopo la
marcia “La legalità ha radici profonde”