Nel 2025 la Campania si appresta ad affrontare una nuova stagione balneare, ma emergono alcune criticità legate alla qualità delle acque marine. I dati diffusi dall’Arpac (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania) segnalano unidici tratti di costa dove la balneazione è attualmente vietata a causa di livelli di inquinamento superiori ai limiti consentiti.
Le aree interdette si concentrano principalmente nelle province di Napoli, Salerno e Caserta. Tra le località coinvolte figurano anche destinazioni rinomate come Castellammare di Stabia e Cuma, dove per la prima volta è stato imposto il divieto di balneazione. Altri tratti interessati si trovano nei comuni di Battipaglia — dove due lidi non hanno superato i controlli — e nelle zone costiere di Capaccio ed Eboli.
In totale, circa 9 chilometri di litorale risultano attualmente non balneabili, un dato in calo rispetto ai 15 chilometri registrati lo scorso anno.
Questo l'elenco delle spiagge per cui è arrivato lo stop.
Castellammare di Stabia (NA)
Cuma (NA)
Lido Lago – Battipaglia (SA)
Lido Spineta – Battipaglia (SA)
Foce Sele – Capaccio (SA)
Foce Tusciano – Eboli (SA)
Falciano del Massico (CE)
Mondragone Nord (CE)
Mondragone Sud (CE)
Licola (NA)
Foce Regi Lagni (NA)