Salerno, San Matteo: grande partecipazione all'Alzata del Panno

Segna l'inizio dei festeggiamenti per il santo patrono

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Salerno.  

Grande partecipazione a Salerno per l’Alzata del Panno di San Matteo, segna l’inizio dei festeggiamenti in onore del patrono della città. L’Arcivescovo Andrea Bellandi ha presieduto la cerimonia, questo il suo messaggio di pace:

Il messaggio

“Preghiamo perché vadano a buon fine gli sforzi per far cessare le guerre e promuovere la pace; affinché, nelle trattative, si ponga sempre al primo posto il bene comune dei popoli". Così papa Leone al termine della preghiera dell’Angelus di domenica. Anche noi ci uniamo, in questo momento tradizionale dell’alzata del panno di San Matteo – e continueremo nelle prossime settimane – a questa intensa richiesta di preghiera del Santo Padre, che abbraccia non soltanto il conflitto Russia-Ucraina ma anche quello a Gaza, che assume i caratteri di una vera e propria “pulizia etnica”.

Ricordando queste guerre, insieme anche ad altre che si svolgono in diverse parti del mondo – papa Francesco parlava di una terza guerra mondiale a pezzi – non possiamo però non menzionare con altrettanto dolore il fatto che, nel segreto delle nostre case, dei nostri quartieri, nelle nostre città, si annidano talora covi di violenza, che ancora troppo spesso hanno come bersaglio le persone più fragili: le donne, i poveri ed emarginati, gli immigrati.

La violenza, come ogni atto che va contro la dignità di ogni persona umana – dal più piccolo all’ammalato grave - è sempre un atto contro Dio, del quale ognuno dovrà rendere conto quando si presenterà al suo cospetto. E’ vero che la misericordia di Dio è sempre infinita e capace di rinnovare tutto, ma occorre anche accoglierla con umiltà e disponibilità. "Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia...Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio…”, così ci ha promesso il Signore.

Abbiamo perciò bisogno di persone che siano, in mezzo ai fratelli, testimoni di misericordia e artigiani di pace, per diffondere quella cultura dell’accoglienza, del perdono e del prendersi cura gli uni degli altri, che sola può farci guardare al futuro con speranza. Il nostro Patrono San Matteo ci sostenga in questa responsabilità di primaria importanza".