Il presepe arrivato dall'Agro emoziona anche Papa Leone XIV

Il vescovo Giudice invita il Pontefice in Diocesi per visitare la tomba di Sant'Alfonso

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Nocera Inferiore.  

Per originalità e riferimenti territoriali, il presepe donato al Vaticano dalla Diocesi di Nocera-Sarno, ha colpito anche Papa Leone XIV. Il Pontefice, che in mattinata ha ricevuto in udienza oltre 4mila fedeli provenienti dall’Agro Nocerino Sarnese, ha citato tutti gli elementi identitari presenti nel presepe: dal Battistero di Santa Maria Maggiore di Nocera Superiore alla fontana di Helvius di Sant’Egidigio del Monte Albino, passando per i caratteristici cortili dell’Agro. Luoghi – ha detto Papa Leone XIV – abitati da Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, da don Enrico Smaldone e Alfonso Russo.

"Saluto la Delegazione della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, da cui proviene il Presepe: il Vescovo Mons. Giuseppe Giudice, le Autorità civili, i diversi gruppi ecclesiali. Vi sono grato per quest’opera artistica che richiama elementi tipici del vostro territorio, come il Battistero di Santa Maria Maggiore di Nocera Superiore, la fontana Helvius di Sant’Egidio del Monte Albino e i caratteristici cortili dell’Agro Nocerino-Sarnese. Sono luoghi abitati da Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, dai Servi di Dio Don Enrico Smaldone e Alfonso Russo. Ringrazio le imprese coinvolte, le maestranze e quanti hanno ideato il progetto e collaborato alla sua realizzazione, mirando ad unire arte e spiritualità in una scenografia che racconta la fede e le radici culturali della vostra terra", ha detto il Pontefice nel corso dell'udienza, raccogliendo l'appaluso emozionato dei fedeli dell'Agro.

In serata, poi, è stato ufficialmente svelato il presepe: il vescovo Giuseppe Giudice, nel ringraziare il Pontefice per l’apprezamento mostrato, lo ha invitato a visitare l’Agro per pregare sulla tomba di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori. “Sono stato sorpreso - ha detto il vescovo - dalla sintesi che il Santo Padre ha fatto del nostro presepe, citando sant’Alfonso Maria de’ Liguori, i cortili, il battistero e i due Servi che ho voluto nel presepe: Filippo Smaldone, per l’educazione, e Alfonso Russo, per il tema della sofferenza e del volontariato. Avere questa sintesi così autorevole del Santo Padre – ha concluso mons. Giudice – certamente incoraggia il nostro cammino di testimonianza”.