"Salerno sta morendo e con essa il commercio e l'artigianato, anima pulsante della nostra città. Sono trent’anni che assistiamo ad una mala amministrazione incapace di dare risposte concrete a chi ogni giorno prova a fare impresa, a chi resiste tra mille sacrifici per non abbassare la saracinesca. Il sistema De Luca ha governato questa città per decenni, lasciandola in mano a slogan e promesse, e oggi con Napoli non è cambiato nulla: solo continuità di fallimenti. Senza residenti muoiono i commercianti e senza i commercianti muore la città. Ma chi governa pensa solo a scrivere post e a fare propaganda, mentre la realtà è che Salerno è stata abbandonata". Lo denunciano in una nota i rappresentanti salernitani del Movimento 5 Stelle.
"Noi del Movimento 5 Stelle di Salerno siamo commercianti, artigiani, studenti, piccoli imprenditori, professionisti, medici, pensionati, persone che vivono questa città e che non vogliono arrendersi. Ma fa rabbia vedere la città in cui abbiamo investito la nostra vita, in cui cresciamo i nostri figli, ridotta in questo stato di decadenza. Fa rabbia vedere il centro storico trasformato in un far west, le botteghe chiuse, le strade vuote, la solitudine che avanza mentre la politica resta indifferente".
"La nostra portavoce Claudia Pecoraro lo dice chiaramente: 'Non esiste futuro per Salerno senza il commercio, l'artigianato, senza un centro storico vivo, senza politiche inclusive che mettano al centro le persone e non i palazzi di potere'. È ora di dire basta al sistema De Luca che ha impoverito la città e cancellato ogni prospettiva di sviluppo. Le soluzioni ci sono, basta volerle. Bisogna avere il coraggio di mettere al centro il cittadino, il lavoratore, l’artigiano, il commerciante, il più fragile e il più debole. Bisogna ricostruire la comunità con politiche che guardino al bene comune, che restituiscano dignità e speranza, che riportino vita laddove oggi c’è solo abbandono. È il momento di spezzare le catene di un sistema che ha distrutto Salerno e di restituirla a chi la vive davvero".
