"La grave aggressione perpetrata ai danni di un medico del Pronto Soccorso dell'ospedale di Polla rappresenta il simbolo tangibile di un sistema al collasso, dove chi salva vite umane è costretto a temere per la propria incolumità. Non si tratta di un episodio isolato, bensì dell'ennesima manifestazione di una deriva inaccettabile che la Regione Campania, nel decennio di disamministrazione, ha ignorato con colpevole indifferenza". Lo denuncia il consigliere regionale Sebastiano Oderina.
"Lo dicono chiaramente i numeri e i fatti: il 6 giugno un operatore sociosanitario dello stesso Pronto Soccorso è stato brutalmente aggredito, con lesioni al naso, strappi di capelli e la rottura degli occhiali. Il 26 giugno, un medico è caduto vittima della violenza. A questi episodi si aggiunge una serie preoccupante di aggressioni verbali e fisiche che hanno trasformato i nostri ospedali in zone di guerra, mentre le istituzioni regionali sono rimaste inerti dietro le loro scrivanie, a manifestare – nella migliore delle ipotesi - vicinanza e solidarietà. Questa non è negligenza istituzionale", prosegue l'esponente del centrodestra.
"Il personale sanitario continua a svolgere il proprio lavoro con professionalità e dedizione straordinaria, spesso in condizioni di precarietà estrema: organici insufficienti, turni estenuanti, strutture inadeguate, sovraffollamento cronico. Aggiungervi il rischio concreto di subire aggressioni è umiliante, inaccettabile, ingiustificabile. Non è un diritto di chi accede ai servizi sanitari comportarsi da aggressore; è un dovere dello Stato garantire la sicurezza di chi lavora per la collettività.
Non resteremo a guardare. Come voce dell'opposizione in Consiglio Regionale, presenteremo una mozione per l'istituzione immediata di presidi fissi di sicurezza in tutti i Pronto Soccorso della Campania, con personale qualificato addetto alla vigilanza, videocamere di sorveglianza e protocolli operativi stringenti di gestione dei conflitti.
Contemporaneamente, chiederemo al Governo nazionale l'inasprimento delle sanzioni penali per chi si rende protagonista di aggressioni ai danni del personale sanitario, ed il risarcimento dei danni arrecati alle strutture. Le norme vigenti si sono rivelate insufficienti; occorrono pene certe e severe, capaci di fungere da reale deterrente. Non può essere più tollerato che chi aggredisce un medico possa cavarsela con poche ore di cella.
È una questione di civiltà democratica. I servizi sanitari pubblici sono il cuore pulsante della nostra comunità, e non possono divenire teatro di violenza impunita. La Campania merita istituzioni capaci di tutelare chi tutela i cittadini.
Esprimiamo la nostra massima solidarietà al medico aggredito, all'operatore sociosanitario e a tutti gli uomini e le donne che lavorano con sacrificio quotidiano nel Pronto Soccorso dell'ospedale di Polla e in ogni struttura sanitaria della regione. La vostra dignità, la vostra sicurezza, il vostro benessere sono le nostre priorità assolute.
La battaglia per la sicurezza nei Pronto Soccorso campani inizia oggi. Non saremo complici di ulteriori rinvii o di ulteriori silenzi".
