Rifiuti interrati in piazza Libertà: tutti assolti in Appello

Per la Procura sarebbero stati interrati reflui della demolizione del pastificio Amato

Salerno.  

(p.f.) - Rifiuti del Pastificio Amato interrati in Piazza delle Libertà, assoluzione bis per Gilberto Belcore di Nocera Inferiore (Esa costruzioniI), Paolo Baia di Genova (direttore lavori a piazza della Libertà), Mario Califano di Sarno (omonima ditta di movimento terra), Giuseppe e Giulio Celentano di Sarno (snc “Fratelli Celentano”), Sergio Delle Femine di Salerno (direttore lavori nel cantiere del pastificio Amato), Enrico Esposito di Nocera Inferiore (Esa costruzioni), Antonella Iannone di Salerno (Meca srl, gestore di una cava a Pellezzano), Pietro Marchesano di Pontecagnano (Alpi srl, gestore di una cava a Montecorvino Pugliano), Franco Marrazzo di Angri (Gepa costruzioni), Alberto Picentino di Pontecagnano (Alpi srl), Bruno Picentino di Pontecagnano (Sarno costruzioni), Antonio Ragusa di Salerno (tecnico comunale), Candida Sansone di Pontecagnano (Sarno costruzioni).

I giudici della Corte di Appello del Tribunale di Salerno hanno anche dichiarato la prescrizione per Armando Esposito di Nocera Inferiore (Esa costruzioni), Enrico Esposito di Nocera Inferiore (Esa costruzioni), Nicola Giuseppe Grimaldi di Roccapiemonte (responsabile di cantiere) e Salvatore Costantino di Pellezzano (operaio e autista Euro Beton) che in primo grado avevano ricevuto una condanna a 2 mesi. Confermata anche la prescrizione per i reati ambientali meno gravi.

Secondo le accuse, formulate a suo tempo dalla Procura salernitana, sotto la pavimentazione di piazza della Libertà sarebbero stati depositati tremila metri quadri di rifiuti speciali non pericolosi: materiali di risulta provenienti dalla demolizione dell’ex pastificio Amato e usati come riempimento nel cantiere adiacente la spiaggia di Santa Teresa. In primo grado il Comune di Salerno si costituì parte civile.