Detenuto punta lametta al volto dell'agente, choc in carcere

Ancora episodi di violenza e tensione alle stelle a Fuorni. Giacomaniello: "Basta, si intervenga"

Salerno.  

“Lo Stato nella circondariale di Salerno sembra non esistere. E i poliziotti penitenziari sono costretti a fare I telespettatori, perché non esistono più gli strumenti e le condizioni anche quelle piu elementari per garantire l'ordine e la sicurezza interna all'istituto”. Lo riferisce con rabbia il segretario regionale della UIL PA polizia penitenziaria Daniele Giacomaniello. “Nonostante questa organizzazione sindacale insieme ad altre, hanno prodotto un documento congiunto al Capo del DAP Francesco Basentini,  per rivendicare l'applicazione di una sua lettera  circolare dipartimentale, dove specificava in modo inequivocabile, in che modo e con quale tempistica devono essere trasferiti i detenuti che si rendono protagonisti di minacce, violenze e quant'altro a danno del personale di polizia penitenziaria in servizio, ad oggi - è l'accusa - continuiamo ad assistere implicitamente, proprio come se fossimo degli attori, ad episodi di violenza che diventano ogni giorno sempre più violenti tanto, da rischiare di rimanere feriti, perche aumenta sempre di più, il numero di ristretti, che cammina all'interno dell'istituto con piccoli oggetti,come le lamette per esempio opportunamente nascoste, per difendersi o per diffondere terrore all'interno del penitenziario".

Non solo. Per il rappresentante sindacale "non è possibile pensare che questa circostanza duri ancora per molto tempo: se ci sono responsabilità da parte di terzi allora è giusto che paghino ma non si può continuare a far rischiare la propria incolumità a tutti i poliziotti in servizio, soltanto perché abbiamo un'amministrazione sorda e assente".

Anche perché l'attualità, purtroppo, consegna sempre più brutte sorprese: "Per l'ennesima volta, un detenuto magrebino ristretto in reparto ha sfidato un poliziotto perché voleva auto gestirsi, tanto da puntargli una lametta al viso. Fortunatamente - continua Giacomaniello - sono giunti subito i rinforzi da altre postazioni di servizio riuscendo a contenere il soggetto e mettere in sicurezza il servizio, ma per quanto ancora potrà durare? Questi provvedimenti tampone non portano a niente, ma intanto la situazione carcere a Salerno è al collasso totale. Auspichiamo, per l'ennesima volta, che le autorità facciano qualcosa di incisivo e in tempi celeri, perché temiamo veramente il peggio", conclude l'esponente della Uil peniteziria. 

Pina Ferro