Era il terrore degli automobilisti, in carcere 22enne

Con destrezza alleggeriva le auto di oggetti vari. L'arresto dopo la sentenza della Suprema Corte

Eboli.  

Era il terrore degli automobilisti: con cacciavite o altri arnesi atti allo scasso infrangeva i vetri delle auto in sosta per poi alleggerirle di oggetti vari. Da oggi un 22enne eburino è in carcere a Fuorni. E' stato arrestato a seguito della sentenza emessa, giovedì, dai giudici della Suprema Corte, i quali hanno accolto il ricorso del sostituto procuratore Roberto Penna, il quale si era opposto alla decisione dei giudici, prima e, del Riesame poi, che avevano disposto per il giovane gli arresti domiciliari con la prescrizione del braccialetto elettronico. Un’opposizione giustificata dal fatto che il 22enne era già stato condannato per furto ed aveva altri due procedimenti pendenti per lo stesso reato.