"Ci stanno sparando addosso", l'allarme lanciato dal figlio

I due responsabili si sarebbero costituiti nel tardo pomeriggio in caserma a Giffoni Valle Piana

Giffoni Sei Casali.  

E’ stato recuperato poco fa il corpo di Domenico Pennasilico, il pastore 60enne di Giffoni Sei Casali, finito in un dirupo dopo essere stato colpito con un colpo di fucile ad una gamba. Le operazioni di recupero, anche attraverso l’impiego di un elicottero, da parte dei vigili del fuoco sono durate diverse ore. La salma ora è a disposizione del magistrato. Alla base della tragedia consumatasi nel primo pomeriggio di oggi vi sarebbe la spartizione dei terreni per il pascolo delle mucche. E, mentre erano in corso le operazioni di recupero della salma, presso la caserma dei carabinieri di Giffoni Valle Piana si sarebbero presentati due allevatori (padre e figlio) che hanno raccontato l’accaduto e si sono costituiti. Per i due l’ipotesi di reato è quella di omicidio. I due sono stati a lungo ascoltati dai militari agli ordini del maggiore Vitoantonio Sisto.

Pennasilico, in compagnia del figlio, stava pascolando il suo bestiame in località Fiorentini, dove ha incontrato gli altri due allevatori con i quali pare sia nato un diverbio molto acceso. Pare che tra i quattro le incomprensioni andassero avanti già da qualche tempo. La discussione è diventata accesa. Il figlio di Pennasilico, spaventato, ha tentato di allontanarsi ma dopo aver percorso qualche metro pare abbia udito degli spari. A quel punto avrebbe contattato telefonicamente i familiari dicendo “ci sparano addosso”, specificando anche il nome di coloro che stavano imbracciando il fucile. Quando il giovane è tornato indietro, il padre, colpito dalla fucilata, era già precipitato nel dirupo dove poi ha trovato la morte.