Morto sulla spiaggia: la verità dell'autopsia

Due comunità a lutto. Il 39enne Domenico Di Sessa era molto conosciuto e stimato

Castellabate.  

E' ancora avvolta dal mistero la morte del 39enne Domenico Di Sessa. Il corpo senza vita del titolare di un hotel cilentano è stato ritrovato questa mattina sulla spiaggia del Pozzillo, a Santa Maria di Castellabate. A notarlo due turisti che passeggiavano sul litorale, poco dopo le sei. Hanno visto l'uomo riverso sulla battigia, con addosso solo dei boxer.

Sarà ora l'autopsia a stabilire la causa del decesso. Sul posto è subito arrivato il personale del 118, i sanitari però hanno potuto solo constatarne il decesso. In seguito sono intervenuti i militari della Guardia Costiera di Agropoli, guidati dal tenente di vascello Giulio Cimmino, e il pm di turno della procura di Vallo della Lucania. Proprio il magistrato, dopo aver fatto eseguire un primo esame esterno sul cadavere, ha ordinato che venga eseguita anche l'autopsia.

Il lavoro del medico legale permetterà agli inquirenti di chiarire cosa possa essere accaduto. Importante ricostruire le ultime ore di vita del 39enne. Proseguono dunque le indagini delle forze dell'ordine. Domenico potrebbe essere caduto in mare dopo aver avvertito un malore, l'ipotesi più probabile resta dunque quella di un annegamento involontario.

Intanto quanti conoscevano Domenico sono increduli per quello che è successo. Due le comunità a lutto: quella di Castellabate dove lavorava e viveva, e quella di Agropoli dove il 39enne aveva studiato. Era un giovane che amava la vita e divertirsi, raccontano i familiari e gli amici, che scrivono: “Ci mancherai”.