Rischiano il processo per omicidio colposo due medici chiamati in causa per la morte di un uomo di 48 anni di Scafati, deceduto nel mese di luglio 2016 all'ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. Il paziente era stato operato per asportare un tumore al rene.
Secondo le indagini condotte dalla procura, supportate dalle conclusioni del medcio legale che aveva effettuato l'autopsia, i due medici si sarebbero serviti di una metodologia rischiosa, operando tramite una laparoscopia: una tecnica invasiva che serve ad osservare dall'interno gli organi dell'addome, con l'uso di strumenti chirurgici. Secondo il medico legale, viste le condizioni gravi del paziente, la scelta da fare sarebbe dovuta essere invece la laparotomia, un'incisione della parte anteriore dell'addome.
Dopo circa otto ore di operazione il 48enne morì a causa di un'emorragia.
A denunciare era stata la moglie dell'uomo di Scafati, la cartella clinica era stata sequestrata.
