Crack e cocaina nel centro storico: "Clima di totale omertà"

Sono 13 le persone indagate nell'operazione "Bora" della Procura di Nocera Inferiore

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Pagani.  

Sette persone in carcere, tre ai domiciliari e altrettanti obblighi di dimora oltre a mille dosi di cocaina e crack sequestrate: sono solo alcuni dei numeri dell'inchiesta denominata "Bora" condotta dalla procura di Nocera Inferiore e dai carabinieri. Smantellato il market dello spaccio attivo nel centro storico di Pagani. Gli investigatori hanno documentato almeno 155 cessioni di droga, identificando 45 acquirenti: una fiorente attività frequentata non solo dai residenti di Pagani e dell'agro nocerino sarnese, ma anche di altri territori della provincia di Salerno e dell'area vesuviana.

Secondo i riscontri investigativi, tra i protagonisti del sodalizio criminale anche alcuni esponenti del clan "Fezza-Petrosini D'Auria" che si avvicendevano nei ruoli di rifornitore, pusher o vedetta. Un sistema talmente ramificato ed efficiente - hanno spiegato gli inquirenti nel corso della conferenza stampa di questa mattina - capace persino di modificare "l'offerta" di droga in base alle richieste del mercato.

Soprattutto - come ha sottolineato a chiare lettere il procuratore capo Antonio Centore - a preoccupare è non solo il fatto che quello della droga è un mercato tanto illegale quanto fiorente. Ma che quello smantellato a Pagani è un sistema che ha potuto beneificare, di fatto, anche dell'omertà dei residenti del quartiere del centro storico.