Salerno, maxi blitz all'alba: scacco al clan Iavarone

I NOMI | Sono 25 le misure cautelari. Un giro d'affari di oltre 200mila euro

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Salerno.  

Spaccio di droga da Scafati, Sarno e Boscoreale fino a Salerno: scacco al clan di Raffaele Iavarone. E' scattato alle prime luci dell'alba il maxi blitz degli investigatori della Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Salerno, coadiuvati da personale delle Squadre Mobili di Napoli, Verbania e Cosenza, con l’ausilio dei Reparti Prevenzione Crimine Campania, Calabria e Puglia, di unità cinofili e il supporto aereo di un elicottero della Polizia di Stato. 

Eseguita nelle province di Salerno, Napoli, Verbania e Cosenza, un’ordinanza di misura cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Salerno, su richiesta della Dda, nei confronti di 25 indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.

Le indagini

Lo sviluppo delle attività di indagine, condotte dalla Sezione Antidroga, ha permesso di acclarare l’esistenza di un presunto sodalizio criminale, facente capo a Raffaele Iavarone, già noto per altri reati e già agli arresti domiciliari. Stando alla ricostruzione degli investigatori, Iavarone era riuscito a gestire piazze di spaccio che vanno dal centro storico di Salerno fino alla zona orientale della città, comprando lo stupefacente - cocaina ed hashish - in varie zone della Campania come Sarno, Scafati e Boscoreale, nel napoletano. 

Iavarone è ritenuto il capo indiscusso, promotore, finanziatore e organizzatore del gruppo, è colui che detta le direttive per l’acquisto e la cessione della sostanza stupefacente. Personaggio di grande spessore criminale, con a carico numerosi precedenti penali, non risulta abbia mai svolto alcuna lecita attività lavorativa, traendo i proventi per il suo sostentamento esclusivamente dall’attività criminale. 

Secondo gli inquirenti, il "boss" Iavarone, a differenza di altri, ha sempre gestito un tenore di vita basso al fine di non attirare su di sè l’attenzione delle forze dell’ordine, provvedendo anche al riciclaggio del denaro attraverso il trasferimento dello stesso su conti intestati a terze persone insospettabili e non a lui riconducibili. Solo raramente, ha partecipato in prima persona a scambi di droga ed accordi per l’approvvigionamento o la riscossione dei soldi per le forniture eseguite.

Le attività investigative, svolte anche con intercettazioni, hanno permesso di documentare le cessioni di sostanze stupefacente attuate dagli indagati, oltre che individuare i fornitori, i luoghi di custodia dello stupefacente nonché i relativi acquirenti/spacciatori.

A detta dell'accusa, le forniture di cocaina erano assicurate da Hicham Oisfhi alias Emilio e Giuseppe Aquino, residenti a Scafati e Boscoreale, che stabilmente rifornivano il gruppo di Iavarone, anche con ingenti quantitativi di droga.

L’hashish veniva acquistato nella cittadina di Sarno dal gruppo facente capo a Guglielmo Sirica, con la collaborazione di Emilio Squillante e Domenico Pasquale Sirica: durante altre indagini, furono sequestrati circa 41 Kg di hashish e successivamente durante un’altra consegna furono sequestrati altri 18 Kg della stessa sostanza.

Arresti in flagranza nel 2018

Nel corso di indagini sono state arrestate 7 persone in flagranza di reato, con contestuale sequestro di quantitativi di diverse tipologie di sostanze stupefacenti. In particolare, nella mattinata del 19 giugno 2018, era stato fermato lo stesso Iavarone, insieme a Luca Vitale e Antonio Cosentino. Era stato Iavarone, in quella circostanza, ad aver organizzato l’acquisto di cocaina con alcuni fornitori della zona di Boscoreale,  da rivendere a spacciatori di Salerno. In quel viaggio, Luca Vitale in sella ad uno scooter aveva svolto il ruolo di "staffetta" per la droga a Iavarone e Cosentino che invece viaggiavano all'interno di un'autovettura. In quella circostanza erano stat sequestrati 2 chili di cocaina. 

Nel corso delle indagini è emerso anche che Iavarone, ha utilizzato, in più occasioni l'abitazione di un facente dell'associazione come deposito e per stoccare la sostanza stupefacente.Il 5 gennaio del 2018, infatti, erano stati trovati a casa di Claudio Tufano 2 grossi zaini e circa 41 kg di hashish e sei pistole di diverso calibro, alcune prive di matricola e complete del relativo munizionamento.

Il sodalizio criminale ha creato una rete di rapporti con numerosi spacciatori collegati a diverse piazze di spaccio di stupefacenti in alcune zone cittadine di Salerno: centro storico, Sant’Eustacchio, Canalone,  “Villaggio dei Puffi”, Pastena, Torrione, Mercatello, Mariconda.  

I componenti del sodalizio, durante le conversazioni telefoniche intercettate hanno adoperato sempre un linguaggio criptico ed utilizzato forme di comunicazioni implicite previamente concordate per evitare di esplicitare il reale oggetto. Sono state rilevate anche molteplici utenze telefoniche, fittiziamente intestate a terzi, alcune utilizzate per consentire agli accoliti di comunicare tra di loro con una sorta di “circuito chiuso” in modo da eludere le intercettazioni telefoniche.

La misura cautelare è stata applicata nei confronti di:

Raffaele Iavarone, 38enne di Salerno, già agli arresti domiciliari per altra causa, (custodia in carcere);

Giuseppe Russo, 39enne di Salerno, (custodia in carcere);

Mario Noschese, 48enne di Salerno,(custodia in carcere);

Nicola Attianese, 48enne di Pontecagnano Faiano, già detenuto per altra causa (custodia in carcere);

Luca Vitale, 35enne di Salerno, già agli arresti domiciliari per altra causa (custodia in carcere);

Aniello Romano 34enne di Baronissi (custodia in carcere);

Giuseppe Pierino 39enne di Salerno (custodia in carcere);

Ciro Romano 33enne di Salerno (custodia in carcere);

Gianluca Vicinanza, 31enne di Salerno (custodia in carcere);

Gerardo Iannone, 29enne di Salerno (custodia in carcere);

Antonio Pierro, 29enne di Salerno (custodia in carcere);

Fulvio Amato, 43enne di Salerno (custodia in carcere);

Hicham Oisfi, alias Emilio, 36enne di Scafati (custodia in carcere);

Giuseppe Aquino, 38enne di Boscoreale (custodia in carcere);

Guglielmo Sirica, 63enne di Sarno (custodia in carcere);

Domenico Pasquale Sirica, 30enne di Sarno (custodia in carcere);

Emilio Squillante, 42enne di Sarno, domiciliato a Verbania (custodia in carcere);

Claudio Tufano, 53enne di Pontecagnano Faiano, già agli arresti domiciliari a Scalea per altra causa (custodia in carcere);

Antonio Cosentino, 49enne di Baronissi (custodia in carcere);

Alessandro Nisi, 26enne di Salerno, già detenuto per altra causa (custodia in carcere);

Giovanni Langella, 38enne di Boscoreale, già agli arresti domiciliari a Scafati per altra causa (custodia in carcere);

Massimiliano Placanico, 46enne di Salerno, già agli arresti domiciliari per altra causa (custodia in carcere);

Mauro Natella, 28enne di Salerno, già detenuto per altra causa (arresti domiciliari);

Michele Sica, 26enne di Salerno, già agli arresti domiciliari per altra causa (arresti domiciliari);

Felice De Martino, 42enne di Salerno (arresti domiciliari).