Il Prefetto sospende Massimo Cariello da sindaco di Eboli

Il provvedimento a seguito degli arresti domiciliari. La maggioranza: "Fiducia nella magistratura"

il prefetto sospende massimo cariello da sindaco di eboli
Eboli.  

Un risultato straordinario e una vittoria schiacciante, ma dopo soli 18 giorni dal suo mandato bis come sindaco di Eboli, Massimo Cariello è stato sospeso dalla carica di primo cittadino. Il Prefetto di Salerno ha confermato la sospensione dalla carica a seguito dell’ordinanza del Giudice, per le Indagini Preliminari del Tribunale di Salerno, con la quale il primo cittadino è stato sottoposto, questa mattina, agli arresti domiciliari.

Cariello è indagato insieme a quattro funzionari dei comuni di Cava de' Tirreni ed Eboli. Le accuse, a vario titolo, sono di corruzione, abuso d'ufficio, rivelazione e utilizzazione di segreti d'ufficio e falsità ideologica. Il provvedimento del Prefetto è stato trasmesso al Presidente del Consiglio Comunale di Eboli per la notifica ai consiglieri.

“Fiducia nel lavoro dei magistrati, nella certezza che tutto venga chiarito al più presto.” Sottolineano i consiglieri e gli assessori comunali di maggioranza che “testimoniano al sindaco di Eboli, Massimo Cariello piena solidarietà personale e politica, confidando che presto sulle procedure amministrative oggetto di valutazione da parte dei magistrati venga fatta pienamente luce, allontanando dal primo cittadino ogni ombra di irregolarità.”

Solo ieri, l'insediamento della nuova giunta comunale eletta: “Maggioranza consiliare e Giunta Comunale proseguiranno nell’azione amministrativa rispetto agli atti politici già programmati con il sindaco Cariello, ribadendo la loro convinzione che il primo cittadino sia estraneo alle fattispecie contestategli. Consiglieri comunali ed assessori esprimono anche apprezzamento per le modalità con cui gli uomini   della Guardia di Finanza hanno operato le necessarie procedure di notifica, nel massimo rispetto delle persone e delle istituzioni. Nel frattempo la compagine di maggioranza consiliare e gli assessori comunali rimangono in attesa delle determinazioni della magistratura, con l’auspicio che presto le procedure amministrative contestate saranno chiarite, nell’interesse delle istituzioni, dei cittadini, dei singoli e dei funzionari comunali, rispetto ai quali di esprime solidarietà, convinti che abbiano operato nella legalità e con procedure trasparenti.” Concludono i membri della maggioranza. 

Una notizia che ha suscitato clamore, su cui si è espresso anche il deputato del movimento 5 stelle Cosimo Adelizzi: "La mia città non meritava di ricevere questo schiaffo. La notizia ha suscitato stupore e delusione tra i cittadini che, rieleggendolo, hanno manifestato la volontà di riporre in lui fiducia e speranza per il futuro".

Dure le parole del deputato, che sottolinea: "L’accaduto è sicuramente uno spunto sul quale gli ebolitani avranno tanto da riflettere, ma la prima riflessione deve spettare alla politica locale e a tutti coloro i quali hanno il doveroso compito di fare delle scelte. La priorità su cui concentrare ogni singolo sforzo deve essere la tutela dei cittadini; per questo bisogna necessariamente scegliere le persone sulla base di valori essenziali quali storia, competenza e reputazione." 

"Non è mia intenzione strumentalizzare questa vicenda, sulla quale la Magistratura, in cui ripongo piena fiducia, con l’ausilio delle Forze dell’Ordine, che ringrazio per il lavoro svolto, farà il suo corso e chiarirà ogni singola responsabilità. Ma nel frattempo non dobbiamo perdere di vista l’obiettivo" prosegue il parlamentare ebolitano.

"C’è bisogno, ora più che mai, di rimboccarsi le maniche per il futuro di Eboli e degli ebolitani, concentrandosi sulle soluzioni di cui ha bisogno la città e selezionando una classe dirigente capace di gestire la cosa pubblica solo ed esclusivamente nell’interesse dei cittadini. Può sembrare un concetto scontato ma non lo è, e non ci possiamo permettere altro" conclude Adelizzi.