Capaccio, confermata interdittiva antimafia per la Croce Azzurra

I provvedimenti hanno interessato i presidi di Capaccio, Agropoli e Acerno

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Capaccio.  

Il Tar Salerno ha respinto i ricorsi per l’annullamento dell’interdittiva antimafia presentata da tre associazioni di pubblica assistenza considerate vicine all’imprenditore capaccese Roberto Squecco. Si tratta della Croce Azzurra di Capaccio, di Agropoli e di Acerno. Nel procedimento si erano costituiti anche l’Asl Salerno, il ministero dell’Interno e un’altra associazione di pubblica assistenza.

Tale provvedimento era arrivato dalla Prefettura di Salerno in seguito ai guai giudiziari che hanno coinvolto Roberto Squecco, già al centro di un procedimento per tentata estorsione aggravata e per associazione a delinquere di stampo mafioso nel 2016.

Poi, nel 2019, dopo il corteo delle ambulanze per festeggiare la vittoria elettorale di Franco Alfieri a Capaccio Paestum, l’imprenditore capaccese è finito nuovamente sotto la lente della magistratura, insieme ad alcuni soggetti ritenuti a lui riconducibili.