La Cassazione condanna il Comune di Sarno a risarcire le vittime dell'alluvione

Le precisazioni del sindaco Canfora. Valiante: "Si ridefiniscano ruoli e responsabilità"

la cassazione condanna il comune di sarno a risarcire le vittime dell alluvione
Sarno.  

La Corte di Cassazione ha condannato il Comune di Sarno al risarcimento parte civile delle 137 vittime dell’alluvione del maggio 1998. La sentenza, depositata ieri, ha ccolto il ricorso dell’Avvocatura dello Stato. Responsabilità diretta della PA, dunque, per il mancato ordine di evacuazione disposto dall’allora sindaco, Gerardo Basile, condannato nel 2013, dopo cinque processi e un iter durato quasi tre lustri, con sentenza definitiva a cinque anni per disastro colposo.

In precedenza, sia il Tribunale che la Corte di appello avevano negato l’azione nei confronti della amministrazione comunale sostenendo che l'allora sindaco era l’unico responsabile diretto dell’accaduto e che invece il Comune era estraneo nonché responsabile senza colpa. 

Ma questa versione è stata bocciata dalla Terza sezione civile, secondo cui l’attività colposa che è stata contestata al sindaco «non è meramente materiale ed estranea ai compiti istituzionali, tale da essere legata da un nesso di occasionalità necessaria con le funzioni o poteri esercitati, ma è istituzionale nel senso di estrinsecazione di pubblicistiche e istituzionali potestà».  La causa, comunque, non è ancora conclusa: è stata rinviata alla Corte d'Appello di Salerno che dovrà stabilire anche a ripartizione del dovuto. 

Parla il sindaco Canfora

"Si rassicurano in ogni caso i parenti delle vittime in quanto la sentenza non esclude la responsabilità del Ministero dell’Interno e della Protezione civile che continueranno a pagare i risarcimenti, sulla base delle sentenze ottenute dai loro avvocati. Questa ordinanza avvia, invece, un nuovo contenzioso che servirà a regolare i rapporti tra il Comune di Sarno e lo Stato. Passeranno quindi ancora mesi ed anni (ci saranno prima i giudizi in Corte di Appello poi eventualmente ancora in Cassazione) prima che questa tragica pagina si chiuda. Il rammarico è che, con questa decisione, i cittadini sarnesi dovranno pagare per i loro stessi morti mentre in altre tragedie lo Stato ha provveduto direttamente a risarcire senza agire contro il Comune. Al di là delle scelte legali, (si sta anche prendendo in considerazione il ricorso alla magistratura europea) il Sindaco, che ha già informato l’Anci, fa ancora appello al Presidente della Repubblica ed al mondo politico per evitare che una tale ingiustizia colpisca tutta la città ed ha intenzione di convocare tutte le forze politiche cittadine, per coordinare un’azione politica comune per tutelare i cittadini ed il futuro dei nostri giovani". 

Valiante (Anci Salerno): Si ridefiniscano ruoli e responsabilità

La legge pone in capo agli enti locali e agli amministratori responsabilità a dir poco sproporzionate. Oggi più che mai occorre ridefinire il perimetro delle competenze e delle responsabilità”. È il commento del sindaco di Baronissi Gianfranco Valiante, coordinatore Anci della provincia di Salerno. 

 “Esprimo solidarietà mia personale e di Anci Salerno - dichiara Valiante - all’amministrazione comunale di Sarno. Senza entrare nel merito della sentenza e dell'operato dei magistrati nei quali riponiamo la più ampia fiducia, non posso che ribadire un concetto ormai condiviso e portato avanti dall'Anci: è ora di rivedere le norme che mettono a rischio l’attività quotidiana dei primi cittadini e degli Enti locali, ridefinendo ruoli e responsabilità. Alla luce di questa ultima sentenza, emerge la necessità di un urgente intervento del legislatore e una riforma radicale che non tutela né le istituzioni, né i cittadini. Gli amministratori locali, spesso lasciati soli, senza mezzi e senza risorse, non chiedono impunità, ma solo di poter svolgere serenamente il proprio lavoro”.