Lottizzazione abusiva per il resort "Giglio del mare", 10 indagati e sequestro

L'inchiesta della Procura di Salerno: disboscati 1500 pini nella riserva naturale "Sele-Tanagro"

Capaccio.  

Lottizzazione abusiva di terreni sottoposti a vincolo paesaggistico, falso ideologico, abusi edilizi, invasione di terreni demaniali e distruzione di bellezze naturali in sito protetto. 

Sono i reati contestati, a vario titolo, dalla Procura di Salerno nei confronti di 10 persone. Indagati il proprietario della struttura ricettiva, 4 tecnici del Comune di Capaccio, 2 funzionari della Regione, un tecnico progettista, un agronomo e il titolare di un'impresa forestale. 

Contestata la realizzazione del resort "Giglio del mare" nella pineta di località "Varolato-Laura" della città dei templi, nell'area compresa nella riserva naturale Foce Sele-Tanagro. 

I sigilli sono stati apposti dai carabinieri di Salerno e del nucleo tutela patrimonio culturale di Napoli su disposizione del giudice per le indagini preliminari. La Procura contesta la lottizzazione abusiva che ha consentito la realizzazione della struttura turistica (con annesso parcheggio) grazie anche a provvedimenti amministrativi illegittimi. Secondo l'accusa, infatti, nel maggio 2019 sarebbe stata rilasciata una concessione edilizia in sanatoria dell'ex "Hera Argiva", con annessi lavori di ampliamento, riqualificazione e recupero delle strutture edilizie illecitamente sanate.

Come ricostruito dai pm guidati dal procuratore Giuseppe Borrelli, il proprietario del resort avrebbe disboscato circa 1500 pini in un'area di 18mila metri quadrati.

Durante il sequestro gli investigatori hanno ravvisato l'avanzamento dei lavori, con annessa realizzazione di ulteriori 6 mini-appartamenti.

Nella stessa operazione, la guardia di finanza ha perquisito lo studio del commercialista del titolare del resort per acquisire documentazione relativa ai mutui ottenuti per realizzare la struttura.