Sono stati denunciati i due 23enni di Salerno e Vietri sul Mare che, secondo gli investigatori, lunedì sera avrebbero lanciato un ordigno esplosivo contro la Questura di Salerno. Il petardo, dopo il lancio, non è esploso perché ha urtato contro una colonna del porticato della Questura, spegnendosi. I due giovani sarebbero arrivati a piedi e hanno agito con il volto travisato. Le indagini della Digos hanno permesso d'individuare subito i responsabili che, nella serata di ieri, sono stati prelevati dalla Polizia nei rispettivi comuni di residenza. L'attività investigativa si è svolta sotto lo stretto coordinamento della Procura che ha seguito passo passo l'evoluzione delle indagini. Il questore di Salerno, Giancarlo Conticchio ha spiegato che l'esplosione "avrebbe potuto causare seri danni anche alle persone". Il fatto, in ogni caso "non ha nessuna natura di carattere terroristico nè sportivo" ma è stato un episodio estemporaneo. Per la prima volta a Salerno è stato applicato il decreto Caivano: i due giovani, infatti, sono stati denunciati per la violazione dell'articolo 421 bis ("chi fa esplodere colpi d'arma da fuoco o altri ordigni al fine di incutere pubblico timore o di suscitare tumulto o pubblico disordine o di attentare alla sicurezza pubblica"), applicato solitamente in casi di stese, e per il porto illegale di esplosivi da parte di persone travisate.