Droga e prostituzione nella Piana del Sele, 63 indagati

L'inchiesta della Dda ha sollevato il velo su un giro di usura, estorsioni e stupefacenti

Bellizzi.  

Usura, droga, estorsioni e un giro di sostanze stupefacenti tra i picentini e Battipaglia: sono 63 gli indagati coinvolti a vario titolo in un’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia che compariranno il prossimo 21 ottobre davanti al giudice per le udienze preliminari Pietro Indinnimeo con una richiesta di processo.

Contestato lo spaccio di coca da Bellizzi alle piazze della piana del Sele e Cilento ma la Dda ha individuato anche lo sfruttamento della prostituzione, con decine di ragazze portate dall’estero per abbinare agli spettacoli sexy le prestazioni sessuali.

Quindi il gruppo si dedicava alle estorsioni, vittime imprenditori di Capaccio ma anche altri, come il titolare di un’azienda di Bellizzi che si occupava della d istribuzione di prodotti alimentari (a cui si provò a estorcere 30mila euro), o un ingegnere informatico di Capaccio, al quale si prometteva il “rientro” dalle perdite economiche legate a una truffa e intanto si imponeva di consegnare in più tranche circa 15mila euro in cambio della “protezione”.

I 63 indagati dovranno presentarsi davanti al giudice per le udienze preliminari Pietro Indinnimeo per rispondere alle contestazioni mosse dalla Dda. Nel collegio difensivo figurano tra gli altri gli avvocati, Francesca e Michele Sarno, Antonio Boffa, Luigi Capaldo, Marco Martello e Pierluigi Spadafora.

 

Redazione Sa