La comunità di Eboli è in lutto per la scomparsa di Giovanni D’Amato, ristoratore 55enne che sabato sera ha perso la vita in un incidente stradale avvenuto nei pressi della rotatoria di Santa Cecilia. L’uomo era in sella alla sua moto che, per cause ancora sconosciute, si è scontrata con una Fiat 500. L’impatto è stato molto violento: il 55enne è stato trasportato d’urgenza in ospedale a Battipaglia dove il suo cuore ha smesso di battere. Al “Santa Maria della Speranza” è stata condotta anche la compagna di D’Amato, rimasta ferita in modo serio. Illesa la persona che era alla guida dell’auto.
La notizia della tragedia ha fatto in poco tempo il giro della città dove D’Amato era molto conosciuto per la sua attività.
“Oggi la comunità di Santa Cecilia piange la scomparsa di Giovanni D’Amato. Una notizia triste, che ha colpito tante persone che lo conoscevano e lo stimavano”, ha scritto sui social il consigliere comunale Vito Maratea. “Giovanni era una figura molto conosciuto nel quartiere, anche grazie al suo lavoro nel mondo della ristorazione. Un volto familiare, una presenza quotidiana, sempre legata al territorio.
Chi lo ha incontrato almeno una volta sa quanto fosse una persona semplice, concreta, sempre con un modo diretto ma rispettoso di rapportarsi agli altri. A nome di chi lo ha conosciuto, un pensiero di vicinanza alla sua famiglia e a chi gli ha voluto bene. Ciao Giovanni. Riposa in Pace”.
Dolore espresso anche dalla Croce Rossa Italiana Comitato di Serre. "Oggi, una profonda tristezza ha colpito il cuore di tutti noi, Volontari della Croce Rossa Italiana Comitato di Serre. La perdita dell'amico Giovanni D'Amato è una ferita difficile da elaborare. Dal 2012, quando abbiamo iniziato le nostre attività sul territorio di Eboli-Santa Cecilia, Giovanni e la sua famiglia ci hanno sempre sostenuto con generosità e dedizione. I suoi locali sono stati per noi un punto di riferimento costante, sempre aperti e disponibili per ospitare i nostri progetti sociali”, si legge sui social. “La sua disponibilità e il suo contributo fattivo alla realizzazione delle nostre attività sono stati fondamentali per il raggiungimento dei nostri obiettivi. La sua eredità di solidarietà e altruismo sarà per noi un esempio costante di ispirazione per continuare nella nostra missione. Grazie, Giovanni, per tutto quello che hai fatto per noi. La tua memoria vivrà nel nostro cuore e nelle nostre azioni”.