Un 50enne di Agropoli è stato arrestato questa mattina dalla polizia di Salerno: si tratta di un rivenditore d'auto, finito nel mirino delle indagini di polizia giudiziaria e stradale, che hanno portato anche al sequestro preventivo dell'attività. Tutto è partito dalla denuncia di un automobilista lombardo che si è visto recapitare a casa delle multe per eccesso di velocità rilevate dai sistemi Tutor e Virgilius nella provincia di Salerno. Peccato però che l'uomo, con la sua Audi Q3, non fosse mai stato in questi luoghi. E' dunque partita un'indagine durata alcuni mesi che ha ricostruito i transiti dell'auto clonata nella rete stradale della Penisola, fino a quando il suv è finito nella disponibilità del rivenditore agropolese. L'auto è stata sequestrata ed è risultata rubata mesi prima in una villa di Perugia, per poi essere "riciclata" con la contraffazione del numero di telaio e l'apposizione di targhe false. L'Audi nel frattempo era stata anche gi venduta ad un imprenditore salernitano, che non sapeva del raggiro: a bordo c'erano documenti di circolazione falsi e un certificato di proprietà altrettanto fasullo. Per gli agenti della stradale è stato come scoperchiare un vaso di Pandora: nel frattempo sono state sequestrate altre tre autovetture che il 50enne aveva nel frattempo venduto: una Mercedes rubata a Capaccio, una Jeep Renegade noleggiata all’aeroporto di Barcellona e rubata a Napoli, ed una Fiat 500 sottratta alla Hertz di Salerno. Anche alla Mercedes ed alla Renegade, vendute rispettivamente ad un noto calciatore napoletano residente in un comune cilentano, ed alla madre di quest’ultimo, risultavano essere state applicate delle targhe false, e circolavano con documenti falsi realizzati con stampati originali rubati in bianco. Il valore dei veicoli seqeustrati supera i 100mila euro. Gli agenti ritengono dunque di aver stroncato un insospettabile canale di commercializzazione di auto rubate in Italia e all'estero che venivano "ripulite" e rivendute dalla base di Agropoli.
Redazione Salerno
