Salerno, torna il festival Linea d'Ombra: edizione XXVI dedicata a Patrick Zaki

Oltre 100 opere in concorso da 77 Paesi rappresentati con ben 34 registi donne

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Salerno.  

Linea d’Ombra Festival 2021, XXVI edizione dal 23 al 30 ottobre: si va definendo il programma dell'evento che andrà in scena a Salerno nuovamente in presenza dopo la versione on line e di resistenza del 2020, quando il festival ha dovuto chiudere le location al pubblico dopo appena un giorno per il decreto ministeriale.

Quest’anno invece il pubblico potrà godere del programma di Linea d’Ombra nel suo habitat naturale, la sala, dove saranno proiettate le oltre 100 opere in concorso selezionate tra le oltre 1500 iscritte in preselezione, per un totale di 77 paesi rappresentati. Tra i film in concorso, ben 34 sono diretti da registe donne, un dato di cui la direzione artistica del festival va quest'anno particolarmente fiero e che rientra perfettamente nel tema portante di quest'anno.

l tempo si è fermato per oltre un anno, adesso ricomincia a scorrere ed è al futuro che si deve guardare, con rinnovata fiducia. È a questo che hanno pensato il direttore artistico di Linea d’Ombra Boris Sollazzo e il presidente e fondatore del festival Giuseppe D’Antonio quando hanno scelto il tema dell'edizione 2021, che così descrivono.

"Domani sembra incarnare meglio il senso di qualcosa che non è ancora, ma che ci indica anche dove dobbiamo posare lo sguardo una volta lasciateci alle spalle le macerie di un mondo segnato dalla tragedia della pandemia. Da un lato Domani ci costringe a considerare dove siamo ancora, dall’altro indica una prospettiva verso cui muovere per conservare, certo, ma anche per cambiare, se possibile radicalmente. Domani sembra innescare il senso di una rottura con il passato, la voglia di un cambiamento necessario a seppellire un tempo e una storia, un mondo del quale si sono drammaticamente rivelate fragilità, ritardi, ineguaglianze, errori da sanare, se possibile. Il giorno che verrà ci chiama a un impegno, appunto perché è prossimo e irreversibile, come tutti i cambiamenti che non solo la post-pandemia richiede. Domani sembra ci impegna tutti a uno sguardo più consapevole sul futuro che immancabilmente arriverà", il pensiero che anima gli organizzatori.

Per questo anche l’immagine ufficiale di Linea d’Ombra, anche quest’anno ideata e realizzata da Roberto Policastro è una chiara icona del concetto stesso di proiezione avanti nel tempo.

"Ci è venuto naturale pensare al nostro futuro prossimo, allo slancio di un una nuova visione ispirata dalla curiosità, alla voglia di focalizzare i nostri prossimi passi con l’entusiasmo dell’umana esplorazione. L’ignoto che spaventa diventa una leva che ci riporta al naturale istinto di affrontare il nuovo giorno come una nuova avventura, la paura di perdere quello che siamo lascia il posto alla voglia di evolverci e scoprire chi diventeremo. Lo spazio è da sempre la più entusiasmante metafora della realtà, scienza e fantasia che stimolano a riflettere sul destino degli uomini, qualcosa che sorvola i limiti di genere e le culture, unisce tutti in nome del sogno di un nuovo futuro".

Il direttore artistico e il presidente hanno inoltre deciso di dedicare il festival di quest’anno a Patrick Zaki.