Riconoscere il sommergibile "Velella" come sacrario militare: c'è la petizione

L'iniziativa dell'associazione culturale "Salerno 1943" per rendere omaggio ai 52 morti

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Salerno.  

Riconoscere il relitto del sommergibile Velella quale sacrario militare subacqueo, alla stregua del recente riconoscimento conferito al sommergibile Scirè. E' l'iniziativa portata avanti dall'associazione culturale "Salerno 1943". Sulla piattaforma "Change.org" è stata lanciata la petizione, completa di tutte le informazioni storiche e normative sulla vicenda.

Il Velella era un sommergibile della classe Argo, varato nel 1936 presso i cantieri CRDA di Monfalcone ed entrato in servizio nella Regia Marina nel 1937. Fu impiegato in numerose missioni durante la Seconda Guerra Mondiale, sia nel Mediterraneo che nell’Atlantico. Il 7 settembre 1943, poche ore prima dell’annuncio ufficiale dell’armistizio di Cassibile, il Velella fu silurato dal sommergibile britannico HMS Shakespeare al largo del Golfo di Salerno. Nell’affondamento persero la vita tutti i 52 membri dell’equipaggio, rendendo il relitto un simbolo di estremo sacrificio e dedizione alla Patria.

Il sito del relitto

Il relitto del Velella giace a una profondità compresa tra i 135 e i 140 metri a circa 2 miglia nautiche dalla costa campana. Le indagini subacquee condotte da appassionati e studiosi – in particolare da gruppi di ricerca civili e militari – ne hanno confermato lo stato di conservazione pressoché integro e l’assenza di manomissioni o intrusioni. Questo ne fa un sito ideale per l’istituzione di un sacrario sottomarino, protetto e valorizzato a fini storici e commemorativi.

Quadro normativo di riferimento

Il Codice dell’Ordinamento Militare (D.Lgs. 15 marzo 2010, n. 66) e il relativo Regolamento di esecuzione (D.P.R. 15 marzo 2010, n. 90) prevedono la possibilità di riconoscere sacrari militari, ossia luoghi consacrati alla memoria dei caduti in guerra, anche in ambito subacqueo. In particolare, l’art. 275 del Codice consente il riconoscimento ufficiale di sacrari e cimiteri militari, anche in mare, qualora vi siano le condizioni storiche, ambientali e umane adeguate.

Il precedente del sommergibile Scirè, affondato nel 1942 e dichiarato sacrario militare subacqueo nel 2025 (Legge 6 giugno 2025, n. 87 in G.U. 23/06/2025, n. 143), rappresenta un caso esemplare di valorizzazione della memoria attraverso strumenti giuridici efficaci. Il Velella presenta caratteristiche del tutto analoghe, sia per il contesto bellico che per le condizioni del relitto e il numero delle vittime.

Valore simbolico e commemorativo

Il riconoscimento del sommergibile Velella quale sacrario subacqueo ha una forte valenza civile, militare e culturale:

 • Militare: Onora la memoria di 52 servitori della Patria morti in servizio.

 • Civile: Rafforza il legame tra territorio, storia e cittadinanza, soprattutto in relazione alla Campania e alla città di Salerno, prossime al luogo dell’affondamento.

 • Culturale e identitario: Consolida la cultura del ricordo, del sacrificio e della pace, contribuendo alla trasmissione dei valori repubblicani alle future generazioni.

Proposta

Alla luce delle considerazioni sopra esposte, si propone l’approvazione di un provvedimento legislativo ad hoc che:

 • Riconosca ufficialmente il relitto del sommergibile Velella quale sacrario militare subacqueo della Repubblica Italiana;

 • Impedisca ogni attività intrusiva, speculativa o irrispettosa del sito, mediante l’applicazione di vincoli ambientali e culturali;

 • Promuova attività commemorative e di studio nell’ambito delle istituzioni militari e scolastiche.

Conclusione

Il riconoscimento del sommergibile Velella come sacrario militare subacqueo è un atto di giustizia storica e umana verso i suoi caduti e le loro famiglie. Si tratta di un gesto coerente con i principi costituzionali di rispetto della memoria, valorizzazione del patrimonio storico-militare e difesa dell’identità nazionale.