La disperazione del padre di Stefano: "Nessuno ci dice nulla"

Alessio Feniello urla il nome del figlio all'esterno del pronto soccorso

Valva.  

Da quando ieri sera si è saputo che anche Stefano Feniello sarebbe tra i superstiti della tragedia dell'Hotel Rigopiano, i familiari sono in una angosciante attesa nei pressi del pronto soccorso dell'ospedale di Pescara. Il padre del giovane, originario di Valva, non è riuscito a trattenere la rabbia figlia della frustrazione di questi giorni. Alessio Feniello non fa che urlare il nome del figlio.

“Ieri sera abbiamo saputo che Stefano era nel gruppo dei 5 superstiti ma a Pescara ne sono arrivati solo 4. Nessuno ci fa sapere niente, apprendiamo informazioni solo dai giornalisti. Nessuno si degna di dirci nulla”, racconta ancora il padre di Stefano con rabbia. Dopo tre interminabili giorni tutta l'esasperazione dei familiari esplode.“I ministri si devono vergognare. Hanno sequestrato trenta persone e passa in un hotel. Ci stanno prendendo solo per il ****, poi viene il ministro a fare le interviste”, le ore passano, la pazienza si affievolisce insieme alla speranza. 

Sara Botte