"Quei bravi ragazzi" che hanno ucciso la prostituta

Gli insospettabili hanno confessato: "Siamo stati noi"

Pagani.  

Omicidio in concorso, dovranno rispondere di questo, con l'aggravante dei futili motivi, i due insospettabili che hanno confessato l'omicidio di Gorizia Coppola, prostituta 44enne di Nocera Inferiore, uccisa con una coltellata al cuore, nei pressi del Mercato Ortofrutticolo di Pagani. Un rifiuto, il non voler consumare con i due un rapporto a tre, questo avrebbe fatto scattare la furia omicida. E' il quadro indiziario delineato dai carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore, condiviso dalla Procura, che mercoledì notte ha emesso il decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti di Luigi Femiano, 18 anni, e Gennaro Avitabile che di anni ne ha 23.

Due incensurati, due ragazzi di Pagani, giovani normalissimi, senza alcun precedente. Famiglie umili, ma come tante. I due sono crollati, tenuti sotto torchio per ore dagli investigatori hanno confessato, accusandosi a vicenda, presi dal panico, capita la gravità dell'accaduto. “Volevamo solo spaventarla” avrebbero detto in un estremo e ingenuo tentativo di difendersi. A commettere materialmente l'omicidio sarebbe stato il più piccolo tra i due. Arma del delitto un coltello da cucina lungo circa 25 cm. Un unico colpo al petto fatale per la 44enne, trovata nella notte agonizzante da un passante. Da lì l'allarme e le indagini dei carabinieri che hanno iniziato sentendo proprio le lucciole che lavoravano con Gorizia. Proprio due di loro hanno nominato una macchina rossa vista quella sera, con due giovani a bordo. La Citroen Saxo dei ragazzi. I due, che già avevano avuto rapporti in passato con la 44enne, avrebbero chiesto a Gorizia un rapporto a tre, senza aver neppure intenzione di pagarlo.

Al rifiuto della donna avrebbero deciso di andare via, per poi tornare indietro, per cercare di convincere Gorizia, questa volta minacciandola con un coltello. La donna a questo punto per parlare con loro si sarebbe sporta verso l'auto, poggiandosi al finestrino. In quel momento le sarebbe stato sferrato il colpo mortale al petto, inutile ogni tentativo di soccorso. Intanto oggi il gip deciderà se convalidare il fermo nei confronti dei due giovani, mentre si attendono i risultati dell'autopsia effettuata ieri. La salma è stata restituita alla famiglia per il funerale. Un caso che sconvolge proprio per la natura degli assassini, ragazzi come tanti, forse annoiati, in cerca di una notte diversa che si è trasformata in tragedia.  

Sara Botte